L'ASTROLOGIA E L'UOMO RISVEGLIATO
di Dennis Elwell
Trad. Nunzia Coppola Meskalila

Conferenza tenuta dall’autore nel 1974, in occasione della commemorazione di Charles Carter, Rettore della Facoltà di Studi Astrologici di Londra (dal 1983 il testo è inserito nel materiale didattico offerto agli studenti del primo anno)

Sembra difficile che la spaventosa dimensione dell’Universo, così com’è presentata dalla moderna astronomia, possa non indurre l’essere umano a considerarsi insignificante. Ognuno di noi è un corpuscolo di polvere, precariamente dipendente dalla superficie di un granello leggermente maggiore che ruota, a sua volta, in uno spazio immenso, popolato da una miriade d’altre stelle. Questa “rassicurante” prospettiva ha ripercussioni serie sull’Astrologia; infatti, è naturale pensare che una connessione troppo stretta tra il cielo e la vita sulla terra, lasci ben poco spazio ai nostri commenti e ci obblighi ad essere spettatori passivi del nostro destino!

Che si tratti o meno di un quadro reale della situazione umana, bisogna ammettere che l’Astrologia ha fatto di tutto per aderirvi. Tralasciando l’argomento del fato e del libero arbitrio, gli astrologi hanno adottato una posizione curva, se non del tutto supina, nei confronti delle forze cosmiche: qualsiasi possa essere la teoria astrologica da essi presentata in pubblico, un rapido sguardo alle interpretazioni proposte dai loro testi ci fa capire quanto essi siano colmi di fatalismo. Gli spiriti coraggiosi, coloro che hanno avuto l’ardire di ribellarsi, sono stati ben pochi ma hanno insistito molto sulla possibilità di stabilire una relazione più attiva con le stelle, usando la conoscenza dell’Astrologia per migliorare la propria vita e quella degli altri.

Ignoro fino a che punto si possa usare a proprio vantaggio questo legame misterioso con il cielo e mi chiedo perché non se ne faccia uno studio sistematico. Le accurate ricerche statistiche e analitiche degli ultimi anni tendono a confermare la posizione passiva dell’uomo; tutto dipende, comunque, da quello che si decide di voler dimostrare con la propria tesi. Si potrebbe fare, per esempio, una ricerca scientifica per verificare se la scelta accurata del momento in cui comprare un biglietto della lotteria o delle corse aumenti o meno la possibilità di vincere (1). Non è difficile organizzare tale ricerca. Se si riuscisse a dimostrare che le percentuali della probabilità di successo crescono grazie ad un’attenta scelta dei tempi, allora si potrebbe dimostrare l’incredibile praticità dell’Astrologia. Il valore di questi esperimenti, che possono essere fatti da noi tutti, non va sottovalutato. Lo stesso dicasi per gli studi atti a provare che, se gli astri sono connessi con gli esseri umani, è possibile interagire con essi. Assumendo che esista un legame con il cielo, quale sarà mai il confine? Quali i limiti? Fino a che punto essi possono essere modificati? E in quale modo? Poco è stato detto a questo proposito, e le risposte filosofiche sono poco soddisfacenti. Il nostro coinvolgimento con il cosmo deve essere sondato e provato, deve essere oggetto d’osservazione e di esperimenti scientifici.

…È mia profonda convinzione che la relazione dell’uomo con il cosmo possa restare passiva, solo se abbandonata a sé stessa, ma che l’essere umano possa con i suoi sforzi, innalzare tale relazione ad un livello superiore, in cui vi sia un ruolo di cooperazione, piuttosto che di subordinazione. Per ottenere l’innalzamento del livello, è necessario instaurare un approccio comprensivo, allo sviluppo delle nostre potenzialità e non uno sguardo occasionale ai “buoni aspetti”, in virtù di piacevoli risultati. Magari, la relazione ideale e fruttuosa tra l’uomo e le stelle sarà attuata in un futuro lontano, in un prossimo stadio dell’evoluzione umana; il cammino è ancora molto lungo. Si dice che l’ottanta per cento delle cellule cerebrali resti silente, non sia mai usata, e si può ben immaginare, quante capacità potrebbero essere sviluppate grazie ad essa. Gli ultimi sviluppi della Parapsicologia stanno dimostrando che, sebbene in forma germinale, l’essere umano possiede dei veri poteri inesplorati. Si potrebbe facilmente ipotizzare che piegare un cucchiaino o vedere il contenuto di una scatola chiusa siano fenomeni derivanti dall’esistenza di alcune facoltà dormienti, destinate ad essere, nel futuro, ordinarie facoltà umane.

A questo punto, è chiaro che riguardo al modo in cui l’Astrologia funziona sulla vita degli individui, deve essere fatta una distinzione tra potenzialità e realtà. Essendo l’oroscopo una mappa potenziale, è chiaro che da uno stesso tema possa venire fuori più di una storia e più di una personalità: due persone possono manifestare valori identici con intensità e forme differenti. Ipotizzando, invece, che l’oroscopo debba avere una sola espressione e che persone nate nello stesso istante e nello stesso luogo debbano essere uguali, scomparirebbe la possibilità del libero arbitrio e l’Astrologia sarebbe condannata al limitatissimo concetto della predestinazione.

Personalmente, io considero l’oroscopo come la mappa di una struttura da costruire in maniera approssimativa e reversibile.

La stragrande maggioranza delle persone non ha alcun desiderio di lavorare per ottenere un livello superiore d’esistenza. In effetti, l’idea di non essere ancora riusciti ad esprimere il meglio di sé non è mai balenata in mente alle persone che ritengono ancora incomprensibile l’antico detto: “Diventa ciò che sei”.

Diversi mistici hanno paragonato l’uomo ad un sonnambulo che crede d’essere sveglio. Gurdjieff pronunciò, con veemenza, teorie poco lusinghiere sul normale stato dell’essere umano. R. Steiner, molto più cautamente, asserì che sebbene l’essere umano sia capace di contrastare le condizioni di sonno e di veglia, rappresentandole come polarità opposte, in effetti ami considerare veglia solo il primo stadio di leggera rimozione dal sonno. Il mistico, invece, durante l’intero corso della vita, si sforza di ottenere una consapevolezza superiore, una coscienza elevata, accanto alla quale il suo precedente livello di coscienza potrebbe essere paragonabile ad un sonno popolato dai sogni. Sarebbe utile riflettere sul fatto che, quando ciò accade, questa persona, pur conservando lo stesso tema natale, instaura una relazione differente con le energie rappresentate dagli astri. In effetti, un uomo geniale e un cavolo dell’orto possono realmente condividere lo stesso oroscopo ma è la coscienza che fa la differenza…

Quando la gente chiede informazioni sull’Astrologia, mi piacerebbe dir loro: “Esiste una mappa della tua vita e del tuo carattere; un’immagine perfettibile di te è presente nella Mente Universale o Intelligenza cosmica, o comunque tu la voglia chiamare. La tua felicità, il successo, la salute, il progresso, il tuo intero futuro, tutto dipende da quanto strettamente aderisci a tale mappa.”. Penso che questa risposta rifletta la qualità della nostra relazione con le stelle, almeno fino a quello che sono riuscito a capire, sino ad oggi. Quest’approccio, come avete capito, cambia l’intero orientamento del lavoro astrologico; infatti, nell’aiuto che io cercherò di offrire, non risponderò più alla domanda “Che cosa mi accadrà?”. Cercherò, invece, di indicare che cosa potrebbe idealmente accadere se la persona si occupasse della propria evoluzione. Aiuterò la persona a capire quali attività potrebbe iniziare a questo punto della sua vita, dove potrebbe cercare i suoi vantaggi, quale attitudine adottare con gli altri e quali capacità rinforzare. Potrebbe trattarsi di un approccio troppo positivo, ma non dovrebbe apparire troppo strano quando si crede, come faccio io, che il cielo è fondamentalmente benevolo verso l’uomo. In altre parole, le energie conosciute con il nome dei Pianeti creano disarmonia solo quando é loro negata l’espressione armoniosa. A questo punto vorrei aggiungere: quando osservate le stelle, è di vitale importanza che siate positivi nell’interpretazione, anche al punto di rasentare l’assurdo. È fin troppo facile seminare nella mente altrui un suggerimento distruttivo, capace di impedire la visione di una buona opportunità. Non vi è muro più duro di un’idea e quella sbagliata può creare una barriera agli sviluppi evolutivi.

Il potere della suggestione, in ambito astrologico, va riconosciuto come elemento primario: quando il cliente crede nell’astrologo, l’aura di mistero e d’onniscienza proiettata su di lui può dare alle sue parole un significato che egli stesso ignora. Gli astrologi e i medici possono seminare potenti suggestioni ma questa potenzialità non è spesso usata con responsabilità. Si vedano, per esempio, i danni causati dall’astrologo che, tra i vari significati di una posizione, si limita all’unica per lui possibile, annunciando uno sviluppo negativo, ad un cliente particolarmente vulnerabile. La previsione potrebbe fungere da potenziale espressione delle forze che entrano in gioco, in sincronicità con la situazione inconscia del momento. Nel migliore dei casi, l’annuncio potrebbe provocare solo inutili paure ma nella peggiore delle ipotesi esso renderebbe la profezia autorealizzante. Non volendo, necessariamente, apparire sgradevole, mi chiedo spesso quanti astrologi che vantano le loro profezie debbano il loro successo al loro stesso potere di ipnotizzatori inconsapevoli.

Non si tratta di mere divagazioni perché è dovere dell’astrologo porre tutta l’attenzione sulla varia gamma di possibilità che il cliente, di solito, nemmeno vede. Incoraggiando una consapevole attenzione, l’Astrologia diventa uno strumento di “magica creatività”. Per comprendere questa cosiddetta magia, è necessario prendere in considerazione alcuni concetti che, in un modo o in un altro, sono stati presentati dai vari esploratori del mistero. Il fatto è che noi viviamo non agendo ma reagendo alle varie pressioni esterne. Una vera azione o un atto genuino, non causato o non vissuto da noi come reazione a fatti esterni, è assai raro. Peggio ancora, la reazione è spesso meccanica. Noi tendiamo a rispondere con la stessa modalità ad uno stesso stimolo, ignari del fatto che esso possa essere appropriato o no alla situazione.

Rudolf Steiner, una volta, diede un suggerimento che, a prima vista, poteva sembrare ridicolo. Egli affermò che un significativo passo per allontanarsi dallo stato di sonnambulismo o stato di reazione meccanica, poteva essere quello di programmare per l’indomani, ad un momento particolare, una semplicissima attività, come slacciare o allacciare una scarpa o prendere una matita da un cassetto. La persona interessata dovrebbe, insomma, programmare da sola un’azione completamente avulsa dal bisogno del momento.

Adesso, prendendo l’esempio da tale esercizio, supponiamo di programmare un’azione seguendo le stelle. Vedendo, per esempio, che Mercurio sta transitando sull’undicesima casa, decidiamo di scrivere ad un amico; o notando Marte nella sesta, cerchiamo di svolgere un lavoro manuale pesante. Che cosa sta accadendo? Grazie ad un genuino atto di volontà e di libero arbitrio, stiamo facendo avanzare la ricca mappa di saggezza della nostra vita. Stiamo incominciando a cooperare con il Cosmo, ad occhi aperti.

Naturalmente, potrebbe non esservi il tempo di scrivere una lettera o potremmo non aver voglia di passare un’ora a scavare nel giardino. Il simbolismo cosmico possiede una splendida flessibilità ed è sempre possibile trovarvi l’espressione che più ci conviene. Con Marte in sesta, possiamo cogliere l’opportunità per scuotere l’inerzia del personale, o per assumere una linea dura con l’idraulico che, da settimane, rimanda la riparazione. O possiamo uscire dall’ufficio a ora di pranzo per comprare un nuovo potente utensile o uno sbucciapatate. Insomma, qualsiasi cosa noi decideremo di fare quel giorno, dal perseguire un obiettivo al dare degli ordini, lo faremo energicamente. Potremmo perfino assistere o partecipare, personalmente, ad un programma televisivo che, in altri momenti, non era di nostro interesse.

Attraverso la meditazione, la preghiera, la visualizzazione, il pensiero positivo, la consapevolezza del progetto cosmico e la necessità di mettere in gioco un elemento creativo di noi stessi, noi possiamo seguire lo sviluppo degli eventi, piuttosto che accettarli passivamente. In questo modo, possiamo creare la possibilità di una scelta, possiamo eseguire azioni libere, possiamo accettare o revocare gli obblighi; i due fili possono essere intrecciati insieme.

L’ampia gamma di espressioni per ogni singola parte del simbolismo planetario, tra cui il veleno dell’astrologo determinista e il nettare di coloro che adottano l’approccio evolutivo, diventa una sfida all’immaginazione creativa.

L’immaginazione creativa è la magia che può trasformare la vita. Abbandonati a noi stessi, noi tiriamo avanti, secondo un vecchio modello, pensando, sentendo, facendo sempre le stesse cose e perdendo, così, la ricchezza delle diversità insite nel mondo. Finiamo, così, per non rispondere agli inviti della vita perché non li vediamo. Quest’incantesimo può essere spezzato! Possiamo uscire dallo stato d’ipnosi per vivere una vita differente, in cui gli impulsi all’azione nasceranno da dentro e non saremo più dei robot, mossi dalle circostanze. In ogni modo, la vita che cerchiamo di migliorare con la consapevolezza non è frutto della nostra onnipotenza o di una disordinata anarchia; essa è, invece, frutto dell’adesione consapevole al disegno divino. Io credo che nell’essere umano siano immanenti dei principi che nella vita ordinaria restano latenti. Appena iniziamo a liberarci dallo stato esistenziale di robot, si libera dello spazio affinché il Sé superiore possa agire pienamente.

Noterete che quest’approccio afferma che le energie, chiamate forze dell’oroscopo, non sempre si attivano nella nostra vita perché richiedono la nostra collaborazione. Io sono convinto che l’Astrologia debba affrontare il fatto che, a volte, accadono eventi non presenti nel piano cosmico e che le stelle non possono essere condannate per essi, perché si tratta di semplici incidenti. Vorrei anche dire che se una persona si ammala, questo non è per volere del Cosmo. Come esempio pratico, prendiamo il caso del ritorno solare di una donna che nel corso dell’anno ha sviluppato una forma d’asma. Il giorno del compleanno, Saturno si è trovato sul suo Mercurio con Marte in quadrato. Accettando la teoria che Mercurio presiede ai polmoni, si potrebbe anche affermare che la malattia è legata alla situazione siderale. Ora, invece di affrontare passivamente la questione, domandandoci che cosa accadrà a questa donna, dovremmo chiederci: “Che cosa dovrebbe fare, su che cosa ella si dovrebbe concentrare, in questa fase della sua vita?”. In altre parole, dovremmo guardare al ritorno solare come ad un’agenda annuale o ad un piano strategico.

Con Marte e Saturno che influiscono su Mercurio, si potrebbe consigliarle di lavorare, strenuamente, sulla consapevolezza del proprio pensiero; o di apprendere a formulare i suoi concetti con chiarezza adamantina, magari approfondendo le idee non facilmente assimilabili; la si potrebbe aiutare a sviluppare una sorta di “volitiva determinatezza” nel pensiero che accompagna le sue attività quotidiane. Curiosamente, parlando di quel periodo, la signora raccontò che le capitava di guardare sempre i libri nello scaffale, ripromettendosi di prendersi il tempo necessario per approfondirli. Gli impulsi erano però deviati e l’opportunità perduta, mentre il ritmo dello sviluppo armonioso era spezzato. Questo perché lei non si curò di mettere in pratica l’autodisciplina, che sarebbe stata, invece, un’ancora di salvezza. Ella si ritrovò ad affrontare un periodo di pesantissime e stressanti attività esteriori; un periodo in cui si ritrovò “senza fiato”. La signora descrisse i sintomi che si svilupparono subito dopo, come qualcosa che le bloccava il respiro, una sensazione di costrizione che le impediva di espandere i polmoni. In questo caso, oltre alle cure specifiche, la terapia doveva consistere nell’aiutarla a concedersi più tempo per mettere in atto un po’ di autodisciplina saturnina.

Ammettendo che l’Astrologia non sia pura divinazione, accettando la teoria che essa sia una guida creativa alla vita, molti dei suoi problemi tecnici scompaiono, automaticamente. Il fatto che alcuni transiti non abbiano alcun effetto non ha più importanza; essi restano note silenti perché la vacillante e semiconscia relazione che abbiamo con le stelle incomincia a non poter più comprendere tutte le opportunità che il Sommo Bene vuole per noi. Un transito che non provoca effetti può diventare un’opportunità mancata. Aggiungerei anche che un transito portatore di dolore e disperazione potrebbe rivelare un’opportunità usata male.

Il cielo può essere ben disposto verso una persona ma sembra che, qualche volta, vi siano eventi che esercitano un drammatico tentativo di riportarci in linea con il progetto, di rimetterci in sintonia con il nostro ritmo evolutivo; questo processo si manifesta nel corso di eventi violenti, di incidenti, di malattie gravi, ecc. Benché le prove siano dure da affrontare, l’esperienza suggerisce che il vivere in armonia con il cosmo può garantirci una buona dose di protezione. In altri casi, si è notato che, qualche volta, una configurazione difficile sembra non avere alcun effetto su di noi, ma visibili effetti sulle persone che ci circondano. Qui, si naviga in acque oscure ma la risposta potrebbe essere vicina all’antico concetto del Karma. L’unica considerazione, forse, sarebbe quella di spendere meno tempo per cercare tecniche convincenti (l’Astrologia ne ha già tantissime) ma di rivolgersi con più tenacia alla natura essenziale del nostro legame con il Cosmo.

Un modo per attuare tale approccio è la comprensione che ci possa essere una distinzione qualitativa nel modo in cui i vari individui si rapportano agli astri e che, inoltre, lavorando nel modo giusto ed esercitando la creatività, ognuno può spostare la relazione da un ruolo meramente passivo ad uno attivo.

La cosiddetta Astrologia oraria, ossia l’Arte di trovare risposte nel momento in cui nascono delle domande, non sarà mai perfezionata con il miglioramento delle tecniche interpretative. Tutto dipende dal soggetto che sta ponendo la domanda alle stelle e dalla vitalità spirituale dell’astrologo. Se in quel momento egli è in sintonia con l’esatta lunghezza d’onda, le persone che possono essere aiutate troveranno il cammino per raggiungerlo, al momento giusto. Questa teoria sarebbe apparsa ridicola, alcuni anni fa, ma l’evidenza dimostrata dalla parapsicologia la rende, oggi, accettabile. Una volta compresa la sua reale natura, l’Astrologia oraria giocherà un ruolo importante nel futuro universo astrologico. Mi complimento con coloro che vorranno sperimentare quest’arte negletta. La maggiore difficoltà di questo metodo nasce sulla decisione del momento in cui deve essere posta la domanda. Se la questione dovesse riguardare situazioni come la scomparsa di un paio di gemelli da polsino, non vi sarebbero grosse difficoltà, eccetto il fatto che le stelle potrebbero avere una risposta del tipo: “lascia perdere i gemelli; non ti sei accorto che tuo figlio si è messo a bere?”. Come vedete, a volte il vero argomento che la persona ha bisogno di trattare, può non essere lo stesso che lo ha spinto a consultare l’astrologo e può non aver ancora raggiunto il livello adatto per essere formulato sotto forma di domanda consapevole. Infatti, quando un tema orario sembra non aver niente in comune con la domanda formulata, può avere molte cose da dire sul cliente in questione. Non sempre sappiamo quali siano i nostri problemi.

Ritornando al modo di porre le domande alle stelle, bisogna ammettere che c’è una differenza sostanziale tra una domanda del tipo: “Che cosa accadrà come risultato di questo fatto?” e un’altra del tipo: “Che cosa dovrebbe accadere?”. Come ho già detto, le stelle potrebbero essere molto più coinvolte con il “dovrebbe” di quanto noi pensiamo. Il cosmo sembrerebbe risultare più etico che meccanico. In un particolare evento, sarebbe meglio non guardare agli astri con in mente una domanda ben definita. Un’attitudine mentale a porsi nello stato di chiedere potrebbe essere già di per sé sufficiente. Spesso, può accadere che il tema si presenti come un diagramma esploso del problema attuale, con l’argomento centrale amplificato per rendere possibile una più profonda analisi. Qualcuno ha affermato che definire accuratamente un problema e identificarne l’origine significa averlo risolto a metà; è proprio in questo modo che le stelle ci rendono servizio. Permettendo al pensiero di giocare con il simbolismo dell’oroscopo e di interagire con gli aspetti della mappa, noi prepariamo il cammino all’eventuale soluzione, già potenzialmente pronta a presentarsi da sola. Il processo è simile a quello del pensiero laterale: il tema apre percorsi cui mai avremmo pensato. Aspettarsi dall’Astrologia oraria risposte “sì o no” al ritmo regolare delle slot-machines significa votarsi al fallimento. Le stelle potrebbero rispondere al questionante, piuttosto che alla domanda; inoltre, molte domande possono avere diverse e valide risposte.

Si spera che l’Astrologia possa produrre un’arte oraria più vivibile di quella che ci è stata tramandata. Nel frattempo, quello che posso dire all’esperto in materia, è che il prerequisito del successo sta nel relazionarsi costantemente con l’energia pensante dell’Universo. I grandi astrologi orari del passato erano qualcosa di più che semplici lettori di temi: la loro astrologia era intrecciata con la magia ed il misticismo. Per quanto concerne la magia, mi riferisco alla scelta astrologica del momento adatto per una cerimonia o per un’invocazione. In effetti, questa forma d’associazione attiva con i pianeti non è molto dissimile dall’esempio da me riportato, sullo scegliere il giusto momento per compilare una schedina o per chiedere un premio. E se la cosa non dovesse funzionare, la ragione sarebbe la stessa in entrambi i casi. Il flusso della vita nasce dall’interno; da una sorgente interiore esso si dirige verso le realtà esterne, in modo che gli accadimenti ne siano il prodotto. Fino al momento in cui questa sorgente non rende possibile tale o tal altro sviluppo, esso non verrà fuori, né con le manipolazioni esterne, né con la compilazione di tabelle orarie. In altre parole, non posso avere e fare tutto ciò che voglio, se prima non produco un cambiamento interiore in me stesso. Vi è una corrispondenza tra l’interiore e l’esteriore, ed io devo essere o diventare il tipo di persona che l’evento richiede, sviluppando il necessario potere magnetico d’attrazione. (2)

Posso decidere che cosa voglio, che cosa penso di poter ottenere e poi usare le stelle per cercare di ottenerlo; oppure, posso accontentarmi di affidarmi al cielo, pensando che esso possieda la chiave del mio sommo bene. Allineando, coscientemente, la mia volontà a quella del cielo e restando in armonia, posso migliorare il mio livello esistenziale. Il cambiamento si rifletterà automaticamente sulle circostanze esterne, sulla gente e sugli eventi che si trovano sul mio cammino. Questa è la vera magia, e chi la pratica scopre che la vita stessa, nei suoi aspetti più quotidiani e a volte triviali è una reale iniziazione.

Mi sembra necessario insistere sul fatto che questo dovrebbe essere uno stile di vita e non uno stratagemma da mettere in atto, ogni volta che un cattivo aspetto appare all’orizzonte. Non serve a niente attendere, per agire, giusto il momento in cui una progressione stressante di Nettuno si configura nel proprio cielo. Il modo in cui tale progressione agirà, dipende dalla relazione che abbiamo instaurato con Nettuno, molti anni prima. Ogni volta che Marte è transitato su Nettuno, avete cercato di mettere in atto la vostra visione ideale di qualcosa? Avete tradotto gli ideali in azioni? Noi dobbiamo educarci, attraverso piccoli esercizi, ad agire positivamente con Nettuno, se vogliamo essere preparati alle particolari attenzioni di questo pianeta. Non è saggio imparare a nuotare solo quando una burrasca ci spinge fuori della barca.

Un ulteriore punto di riflessione è che l’uomo desideroso di essere risvegliato non può essere assorbito esclusivamente dalla propria evoluzione personale, esulando dalla vita del suo prossimo e dell’Universo. Mi auguro che, tra non molto tempo, possa sorgere un nuovo settore dell’Astrologia mondana, quello dell’Astrologia del benessere mondiale, in cui si dia un gran risalto alle decisioni ed alle azioni umane. Fino ad oggi, quel tipo d’Astrologia ha presentato l’individuo in una posizione assai passiva; in essa, l’essere umano è apparso come un burattino, trascinato di qua e di là dal capriccio delle stelle; e il ruolo dell’astrologo è stato quello di predire il filo tirato nella mossa successiva. E se gli astri non indicassero ciò che accadrà ma quello che dovrebbe accadere? Se nel momento in cui guardiamo i temi astrologici, non ci trovassimo davanti al disegno di un fato cieco ma davanti all’opera di una Provvidenza benigna? Se l’universo non fosse sempre e solo tributario delle fallibili opinioni umane sul significato degli eventi o sul porre l’attenzione su un aspetto della vita piuttosto che un altro? Forse, anche le stelle hanno qualche idea personale!

Quando i politici saranno abbastanza risvegliati, forse potranno rivolgersi agli astrologi per farsi aiutare a capire quale comportamento mettere in atto e quale abbandonare. Si potrebbe addirittura elaborare un intero manifesto elettorale con gli aspetti correnti. Chissà, forse, nel ventunesimo secolo potremmo essere governati dai pianeti!

In ultima analisi, se si ammette che la vita umana è, individualmente e collettivamente, legata alle stelle, si può anche accettare l’Astrologia come arte di vivere. Tale attitudine non può, però, esistere allo stato della tipica reazione meccanica che molti persistono a conservare. Una cooperazione vigile e costante con il destino, piuttosto che una passiva sottomissione, introduce nell’esistenza umana un elemento creativo ed innalza l’arte di vivere alla sua più sublime espressione. Questa è l’Astrologia applicata, l’Astrologia in azione.


1) N.D.T. = qui Elwel è un po’ ironico e parla tra il serio e il faceto. Spesso gli astrologi si sono sentiti dire: “puoi predire i numeri dei biglietti vincenti?”. In effetti, egli vuole affermare che non si possono indovinare tali numeri ma che gli interessati a tali operazioni potrebbero scegliere il momento più proficuo.
2) N.D.T. = Il mio guru diceva spesso: “Se vuoi ottenere un diamante, devi diventare il diamante”.


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