INTERVISTA A KOMILLA SUTTON
di Garry Phillipson
Trad. Nunzia Coppola Meskalila

Nata in India, Komilla Sutton è un’astrologa, consulente di fama mondiale. Insegnante e conferenziera, in Inghilterra è considerata una delle migliori esperte dell’astrologia vedica.È stata una pioniera nel rendere l’astrologia vedica accessibile ai lettori occidentali, come co-fondatrice e dirigente della “British Association for Vedic Astrology” e come membro dell’“American Council of Vedic Astrology”. Tra i libri scritti da Komilla, ricordiamo Vedic Love Signs, The Essentials of Vedic Astrology, Indian Astrology, e Lunar Nodes- Crisis and Redemption. Komilla conduce conferenze nel mondo intero. Dettagli sul suo pensiero e selle conferenze si trovano sul suo sito http://www.komilla.com/.

Q: So che nelle tradizioni spirituali orientali, il rapporto maestro-allievo è molto importante.Lo è anche in Jyotish ?

In realtà, in India l’intera trasmissione dello Jyotish avveniva, direttamente, da insegnante ad allievo. Attualmente, esistono varie scuole riconosciute aDelhi e in altre città. Secondo la tradizione, il maestro (guru) –insegnava i rudimenti, rivelava i segreti a si prendeva cura dello studente.Il maestro sapeva quello che l’allievo avrebbe potuto o non potuto apprendere. In effetti, si tratta di un lungo processo. Ho letto che per apprendere qualcosa, seriamente, sono necessari almeno 12 anni di studio, ossia un intero ciclo di Giove, pianeta della conoscenza.

Secondo la tradizione, lo Jyotish si tramanda, attraverso la famiglia. L’astrologo nasceva in una famiglia di praticanti di astrologia, perciò ne assorbiva la conoscenza, sin dalla nascita. Nel ventesimo secolo, sono in aumento le persone che, pur non provenendo da una famiglia di Jyotish, apprendono l’astrologia. Molte cose stanno cambiando. Penso, in ogni caso, che il solo modo di apprendere l’astrologia sia possibile attraverso un referente, un maestro.

Q: Come devono essere impiegati quei dodici anni di studio dagli studenti di astrologia? I primi sei anni devono, forse, essere dedicati solo allo studio?

No, quei dodici anni costituiscono solo dodici anni di sadhana, ossia di studio, senza consulenze! È il minimo che si richiede al discepolo che, veramente, segue il suo maestro e compie ciò che gli è chiesto. In quei dodici anni, non s’include alcuna consulenza pubblica, ma la pratica inizia, quasi istantaneamente. Non si ha il permesso di fare consulenze, ma si lavora sui temi natali, sin dall’inizio degli studi. Attualmente, questo non accade dappertutto. La gente non ha voglia d’impegnarsi per 12 anni di duro lavoro; i tempi sono cambiati. La gente vuole imparare in fretta.

Q: Come sei arrivata all’astrologia?

Io non sono nata in una famiglia di praticanti Jyotish. Sono nata dopo l’Indipendenza dell’India, quando regnava una gran confusione. A quei tempi, nonostante l’influenza occidentale fosse ancora molto forte, si tentava di ritrovare le antiche radici. Mio padre lavorava nell’esercito, dove l’influsso occidentale era molto potente. I nonni e la scuola ci tramandavano le antiche tradizioni. A differenza di quello che avviene qui, lo Jyotish fa parte della tradizione Indiana. Tutti riconoscono la posizione sociale dell’astrologo. Moltissima gente conosce i princìpi generali astrologici. Tutte le Divinità mitologiche sono parte integrante della vita quotidiana. Il subconscio del popolo indiano comprende un substrato che facilita la comprensione dei miti e dei simboli astrologici. Io non sono Hindu. Sono nata in una famiglia Sikh. Il Sikhismo è una religione, relativamente, moderna (quattrocento anni – non proprio così moderna!), in cui la conoscenza è molto più importante delle Divinità. Sono stata educata in questo modo. Il mio Tema natale fu elaborato dall’astrologo di famiglia. Di solito, il bambino non era portato dall’astrologo che elaborava il suo oroscopo. I miei, per esempio, non erano interessati a farlo. Seguirono giusto la tradizione. Mi recai, personalmente, da un astrologo nel 1979 e fui sorpresa da tutto quello che lo Jyotishi estrasse dal mio tema di nascita. Ero in un periodo di cambiamento. Avevo molti problemi esistenziali. Questa nuova conoscenza mi offrì la possibilità di dare nuovo significato alla mia vita, imparando a gestire le energie ricevute alla nascita. Il mio primo Astrologo divenne il mio primo maestro. Era una persona molto spirituale, uno studioso di sanscrito, perciò il suo approccio fu molto intellettuale. So di aver ricevuto da lui un’ottima conoscenza. Quando decisi di studiare con lui, non lo feci con l’intento di diventare un’astrologa, ma solo per interesse personale. Ero già impegnata in un’altra professione. Così, iniziai a studiare i temi dei miei familiari, soprattutto dei nuovi nati. Feci tutto ciò che era richiesto per apprendere l’astrologia in modo naturale: appresi l’uso dei rimedi come le pietre, le preghiere e i mantra. In seguito, appresi a mettere in pratica tutto ciò che avevo studiato, sia in qualità di cliente che come persona interessata alla disciplina. Certamente, qualcosa nel mio Tema suggerisce che la mia vita è ricca di cambiamenti. Infatti, mi trasferii in Inghilterra, dove continuai a coltivare i miei interessi. Ebbi altri due maestri. Uno dei due era un famosissimo astrologo vedico, che adesso è morto. La maggior parte del mio lavoro, però, è da autodidatta, perciò non posso dire di aver avuto un solo guru specifico che mi ha insegnato tutto. Quando ripenso al 1979 e al mio ciclo di Giove, mi rendo conto che sono io stessa sotto il dominio di Giove: i suoi cicli hanno un’importanza grandissima nei cambiamenti della mia vita. Durante uno di questi cicli, iniziai a prestare maggiore attenzione all’astrologia e meno alla mia carriera, fino a diventare un’astrologa professionista a tempo pieno.

Q: Perché ti sei trasferita in Inghilterra?

Difficile da spiegare. La mia famiglia, genitori e fratelli, vivevano in Inghilterra. Io facevo l’attrice a Bombay. Ero molto famosa e quando sentii il bisogno di un cambiamento, mi resi conto che non potevo cambiare, restando in India. Non si trattava di un’esigenza di natura finanziaria, anzi guadagnavo moltissimo e meglio di quello che avrei potuto ottenere altrove! Dovetti, però, affrontare le difficoltà del cambiamento di residenza, traslocando in un paese completamente diverso. Mi trasferii qui per un vero cambiamento esistenziale. Poi mi sposai con un Inglese e presi un cognome inglese.

Q: Hai affermato che l’astrologia in India è un sistema di fede, abbracciato da numerose persone. In Occidente, invece, l’astrologia è considerata in maniera più materialistica e scettica. Come affronti questa questione, quando consegni un tema natale ad una persona?

Penso che essere nati in questo mondo, implichi un materialismo di qualche sorta, solo che la gente inizia a pensare che questa sia la sola verità. Pensare che la vita in sé sia realtà e dimenticare che siamo nati per sperimentare la vita e poi andare oltre, genera tutta una serie di problemi: desideri, emozioni, bisogni, rabbia, cupidigia, etc..

In realtà, in India la gente vive il naturale connubio tra un forte materialismo ed un elevato grado di spiritualità. Moltissime persone sviluppano potenti radici spirituali, pur perseguendo i propri interessi materiali. Tra le Divinità vediche vi sono anche il Dio del denaro, della fortuna e tanti altri. Bisogna comprendere che essere spirituale e materialista nello stesso tempo non crea alcun problema. Forse, molti occidentali che intraprendono il cammino spirituale, trovano difficile accettare i propri bisogni materiali. In India, invece, le cose sono molto più semplici. Indipendentemente dal proprio livello di ricchezza, le persone si recano al tempio e pregano, oppure si dedicano alle loro Divinità e alle proprie pratiche spirituali. Inoltrarsi sul sentiero della spiritualità non impedisce loro di dedicarsi a qualsiasi necessità della propria vita. Trovo molto divertente un nuovo libro, scritto da un autore indiano di astrologia finanziaria. Il primo argomento di cui egli parla è il karma, analizzando le vite passate connesse al successo di un astrologo finanziario. Pur trattandosi di un argomento mondano e materialistico, l’astrologo indiano prende in considerazione anche il tipo di karma della persona per comprendere come sarà la sua vita. Noi osserviamo entrambi gli aspetti della vita. Secondo me, la gente in Occidente ha sperimentato troppo materialismo, perciò ora dirige l’attenzione verso la parte spirituale della vita. La rottura delle famiglie, i genitori single, ecc. insegnano molto a tal proposito. Comprendendo, attraverso la ricerca del partner ideale, che niente è ideale, bisogna vivere la vita che si ha. Io penso che per questo, gli occidentali si stanno dirigendo verso la spiritualità e i principi del karma. Per spiritualità, io non intendo la religione, ma l’accettazione di un’energia universale, connessa ad ogni individuo. Infatti, l’individuo è un vero riflesso del cosmo. Una persona non è costituita solo dalla forma fisica che vediamo, ma da numerose parti: la parte mentale, quella sottile, quella inconscia e sub-conscia. Dobbiamo prendere coscienza di tutte queste parti, per essere in armonia con noi stessi. Un individuo nato sulla Terra è la somma di molte vite ed esperienze passate. Le azioni che faremo in questa vita sono, direttamente, connesse con quelle passate (gli scienziati stanno studiando cose molto simili sulla genetica). Vi sono scelte personali da compiere, anche in questa vita. Il libero arbitrio produce karma per le vite future. La gente inizia a credere di più alle realtà non comprensibili. Da quando sono in Europa, cioè dal 1983, ho visto incrementarsi il numero di persone che si dedicano alla spiritualità. Almeno, tra le persone che ho incontrato.

Q: Mi fa piacere udire queste notizie. Qual è la differenza tra il tuo modo di leggere un tema ad una persona che crede nella reincarnazione e a chi non ci crede?

La filosofia alla base dell’astrologia suggerisce che ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni. Se qualcuno ha una specifica convinzione, non dobbiamo tentare di fargliela cambiare perché non vi è consapevolezza. In Occidente, spesso, l’astrologia è stata associata a persone non troppo colte. In India, l’astrologia è sempre stata considerata come percorso intellettuale. Solo gli intellettuali possono capirla. Essa non dipende dall’essere ricchi o poveri, ma dall’abilità di comprendere la conoscenza. Naturalmente, è necessario un certo grado d’intelligenza per scegliere la buona conoscenza. Suppongo, per quanto riguarda il mio lavoro, che alcune persone venute da me per un consulto, abbiano finito per accettare queste idee, interessandosi agli argomenti riguardanti le vite passate e future. Durante le conferenze, vi sono persone che non condividono ciò che dico. Durante i consulti, arrivano da me persone che hanno già accettato questi princìpi.

Q: Per quanto riguarda le regole dell’astrologia, secondo te, fino a che punto è necessario impararle a memoria? Fino a che punto, invece, è giusto che l’astrologo sintetizzi il proprio approccio, costruendo qualcosa di personale?

Parte dello Jyotish è comprendere la grande importanza dell’astrologo.Un buon astrologo, profondamente evoluto, deve essere molto corretto. La sua mente deve essere calma, deve saper osservare la vita. Saper osservare è molto difficile. Bisogna non essere emotivamente instabili. Bisogna evitare relazioni e situazioni complicate. Bisogna essere consapevoli del significato profondo della vita e percepirlo in tutto ciò che si fa. Conoscere le regole è, naturalmente, indispensabile; le regole costituiscono la parte artigianale del lavoro e disciplinano l’arte della tecnica. Un attore può essere bravo nella tecnica e non diventare una stella. Allo stesso modo, per raggiungere un alto grado di conoscenza e comprensione, l’astrologo deve approfondire gli impegni di studio e condurre una vita equilibrata. È importante aggiungere anche pratiche complementari: meditazione, yoga, studio dei Veda, lettura dei testi non astrologici. Un buon astrologo deve essere una persona buona. Questa è la condizione con cui confrontarsi durante ogni fase. Bisogna cercare di essere consapevoli del proprio karma. Quando si capisce di essere responsabili di ogni situazione positiva o negativa, allora si esegue ogni azione con delicatezza e responsabilità. Se ti lasci veramente coinvolgere da questo processo, la mente si apre. Impari ad affrontare le lezioni karmiche più difficili con la stessa calma con cui affronti quelle buone. Nei momenti difficili, qualsiasi cosa sembra difficile. Io, quando sono sotto stress, non riesco nemmeno a guardare il grafico. Essere un buon astrologo richiede un impegno immenso e sottile.

Q: Sembra che un astrologo vedico possa anche dire ad un cliente: “ Ritorna domani, la mia mente oggi non è in forma”. Un atteggiamento simile farebbe sentire molto in colpa l’astrologo occidentale.

In India, le regole personali concernenti il lavoro dell’astrologo sono molto differenti. Se non è nel giusto umore mentale, egli non sarà capace di offrire una buona consulenza. Inoltre, egli controlla anche la configurazione astrale del giorno. Quando questa non è idonea o se egli percepisce segnali negativi, non incontra il cliente, o gli chiede di ritornare l’indomani. Preferisce chiedere al cliente di ritornare un altro giorno, anche quando non è di buon umore. Tutti i clienti accettano, senza problemi, perché hanno voglia di ottenere il meglio. Questo, però, non accade spesso, ma occasionalmente.

Q: Pensi che sia utile analizzare il tema siderale e quello tropicale in contemporanea?

Io sono esperta di astrologia vedica. Conosco bene anche l’astrologia occidentale. Se fossi un’astrologa occidentale, guarderei il tema occidentale e comunicherei la mia opinione. Non essendo un’esperta in questo campo, quando elaboro un oroscopo, lo esamino dal punto di vista siderale, tranne quando mi confronto con un astrologo occidentale. Seguo la tradizione che ritengo sia la forza dell’astrologia vedica; si tratta di una tradizione antichissima. Che risalga a tremila, cinquemila o più anni, si tratta di una tradizione non interrotta, di un ricettacolo di passate conoscenze e delle strade per arrivarci.Non trovo necessario, per quanto mi riguarda, esaminare il tema sotto l’altro aspetto. Questo non significa, però, che io non accetti che qualcun altro decida, diversamente.

Q: Pensi che ogni astrologo debba essere fedele alle sue tradizioni, vediche o occidentali? O credi sia possibile, per esempio, lavorare preminentemente con le proprie tradizioni occidentali, arricchendole con elementi dello Jyotish?

La realtà con cui confrontarsi è che i due approcci partono da princìpi completamente differenti. Penso, comunque, che l’astrologo occidentale possa ampliare la sua conoscenza, apprendendo qualche elemento di Jyotish. Lo stesso vale per l’astrologo orientale.In astrologia indiana non si usano i pianeti esterni e Chirone; io però li uso, perciò osservo un grafico occidentale per trovare la loro posizione. Potrei inserirli nel grafico siderale, ma non lo faccio, perché il metodo tradizionale non li comprende. Sono, però, felice di discutere di entrambi i metodi. Qualche volta, alcuni particolari risultano più ovvi in un tema occidentale. Le varie configurazioni suggeriscono una personalità funzionante a differenti livelli: la visione vedica e quella occidentale mostrano due diversi aspetti della stessa personalità. Per esempio, il mio tema tropicale è ricco di Fuoco, con 5 pianeti in Leone, l’Ascendente in Ariete e la Luna in Bilancia che armonizza il tutto. Nel mio tema vedico, invece, tutto si trova in Acqua. Entrambe queste due personalità sono vere. Se osservassi il mio oroscopo cinese, scoprirei ancora parti sconosciute di me stessa. Ogni tipo di astrologia osserva il tema natale da una differente prospettiva. Per cui, si può studiare il tema tropicale per l’aspetto psicologico e per i fattori relativi alla personalità; si può elaborare il tema vedico per questioni pratiche e pragmatiche, collegandole ai fattori spirituali e karmici. La forza dell’astrologia vedica sta nello specificare il tempo degli eventi e il periodo in cui si potrà sperimentare quello che è promesso nel tema natale: ostacoli, gioie, piaceri, malattie, matrimonio, i figli, ecc.

Q: Che cosa diresti a qualcuno che ha il Sole in Sagittario, si è sempre sentito tale, e poi scopre di essere Scorpione nel Tema siderale?

Il Tema siderale rappresenta la connessione con le stelle, perciò non può essere ignorato. Se, tropicalmente, sei Sagittario e Scorpione, siderealmente, l’astrologo ne dovrà tenere conto. Il Tema tropicale connette la Terra con il Sole e considera le posizioni cardinali, atte a indicare il modo di usare l’energia dei pianeti e delle stelle. Sono sicura che l’astrologo tropicale saprà spiegare ciò che ho detto in modo migliore. I pianeti e le stelle del tema siderale riguardano, invece, il rapporto dell’individuo con l’eternità. Io credo che lo zodiaco siderale mostri la connessione, mentre quello tropicale spiega come questa personalità si estrinseca. Quando osservi entrambi i temi, separatamente, i fattori della personalità, il destino, la connessione spirituale e le fasi della vita si rivelano in modo più rotondo. L’astrologia vedica è siderale, quella occidentale è tropicale; ognuna costituisce un differente linguaggio astrologico. Ognuna può offrire un prezioso contributo al ricco tappeto che è la vita umana. Vorrei aggiungere due cose importanti: la prima è che in astrologia Vedica, si pone l’accento sull’Ascendente, pèrché è un fattore che cambia circa ogni due ore. Se qualcuno me lo chiede, io dirò “Sono Pesci” perché questo è il mio Ascendente. È così. Il segno del Sole e della Luna sono usati come Ascendenti distinti. L’Ascendente solare rappresenta la connessione dell’anima; l’Ascendente lunare spiega come la mente interpreta questa connessione, attraverso la vita terrena. La seconda cosa è che le cose non sono così semplici. Affermare di essere Leone, non dice niente per rapporto a te stesso, offre solo un’indicazione generale, del tipo “Sono Inglese o Indiano”; qualcosa sarà anche corretto come “sono Indiano per cui ho la pelle scura e i capelli neri”. Questo va bene, ma vi sono altre qualità personali che differiscono tra me e gli altri Indiani. Chi s’immerge nel profondo di un Tema natale, che sia un astrologo occidentale od orientale, otterrà precise informazioni e indicazioni. Io penso che sia più importante la qualità dell’astrologo e la sua affinità con il pensiero del cliente, piuttosto che l’origine della sua tradizione.

Parte della conoscenza di un astrologo vedico è connessa con le vite anteriori e nello stesso tempo, con questioni assai pratiche. Si può elaborare un oroscopo, fornendo le date esatte degli eventi futuri e di tutto ciò che potrà avvenire. Con l’astrologia occidentale (almeno quando io l’ho studiata), moltissime persone non vogliono includere predizioni o quello che avverrà in futuro. In Occidente, la gente, anche gli astrologi, ha più paura del futuro che non in India. Gli astrologi indiani s’interessano al nucleo dell’intera esistenza, attraverso i due estremi più importanti: la vita e la morte, i due eventi più veri. L’astrologo occidentale, più interessato al makeup psicologico, non si trova a suo agio con le previsioni. In India, l’astrologo a cui ci si rivolge, comunicherà, immediatamente, che il nativo potrà morire, ad esempio a 64 – 68 anni, perché la morte è parte della vita; è un evento di massima importanza, è il culmine di un aspetto del ciclo esistenziale.Non tutti in Occidente si sentono pronti ad affrontare un Tema dal punto di vista vedico. D’altra parte, molte persone che si rivolgono all’astrologo vedico, non sono interessate all’approccio psicologico, ma a qualcosa di più pratico.

Q: John Frawley descrive l’astrologia psicologica come un modo per comunicare alle persone cose che già sanno.

Interessante! Proprio in questo momento, stavo pensando a lui e all’Astrologia oraria. In India, gran parte dei consulti è orientata sulle domande che gli interpellanti pongono, riguardo a ciò che li preoccupa. In effetti, il consulto avviene anche in modalità oraria. È difficile da spiegare, ma l’astrologia è parte della vita, per cui non crea diffidenza. Anche se s’incorre in un cattivo astrologo, non si diffida dell’astrologia. Quasi tutti i sacerdoti conoscono i moti stellari e planetari, tutti gli eventi sono programmati secondo le energie planetarie. A Bombay, quando dovevamo iniziare un film, ci affidavamo alla Muhurta. Tutto era intrapreso, seguendo il giorno esatto e l’ora precisa. Un po’ come avviene per l’astrologia elettiva, ma con un metodo differente. Solo quando mi sono addentrata nell’Astrologia, ho compreso che Muhurta è uno dei principi basilari dell’Astrologia vedica. Scegliere il giorno corretto per iniziare i progetti (matrimonio, inizio di un’impresa, ecc), significa usare le energie astrologiche per migliorare la qualità della vita. Tutti gli eventi importanti della vita di un individuo, come la scelta del nome, l’educazione, il matrimonio, ecc. sono eletti in armonia con il tema di nascita, in modo da elevare le proprie energie alle massime opportunità possibili. S’impiega moltissimo tempo per eleggere un tema. La gente è convinta che applicando Muhurta si possono superare tutte le difficoltà. In effetti, Muhurta può migliorare ma non sovrascrivere ciò che è promesso nel tema natale.

Credo che l’astrologo occidentale possa apprendere dagli astrologi vedici il modo di considerare il tempo e l’importanza di non temere troppo il futuro. Vi è qualcosa di positivo nell’apprendere che vi è qualcosa di negativo nel futuro,. A volte, le cose devono cambiare; non possono rimanere statiche. Sentirne la negatività è un’esperienza da affrontare. Spesso, la gente ha paura di queste esperienze. D’altro canto, agli astrologi vedici(non quelli che praticano in questo luogo, ma quelli che vivono in India) gioverebbe apprendere un approccio più delicato e graduale, piuttosto che comunicare tutto e subito a tutti.

Vedi, in India, la gente va dall’astrologo per ragioni diverse da quelle delle persone di questi posti.Di solito, chiedono: “Quando mi sposerò? “ o, spesso, “Quando mia figlia o mio figlio si sposeranno? “, “ Quando avrò un figlio? “,“Quando avrò i soldi? “ L’astrologo deve rispondere a tutte queste domande e se vede che questo non accadrà, ovviamente, dovrà comunicarlo. Io penso che se la persona non è pronta, accetterà difficilmente, frasi come “Sai, il tuo Tema non indica che ti sposerai, perciò è meglio che tu diriga la tua energia altrove“. Invece, si potrebbe esporre il proprio tema al suo potenziale energetico, piuttosto che focalizzare la propria energia sul matrimonio e restare delusi o avere una brutta esperienza. Si potrebbe, ad esempio, focalizzare la propria energia su qualcosa di diverso che alla fine, si rivelerebbe molto più favorevole. Forse, a 20 anni può essere difficile accettare questo. Magari, è più facile a 40 anni.

Q: Penso che nella psiche occidentale vi sia qualcosa che ci rende riluttanti a tollerare l’idea che le persone debbano essere, intrinsecamente, ineguali.

Sì, è così, ma l’idea che tutti siano uguali è errata. Ognuno è unico. Siamo tutti nati in tempi diversi e con configurazioni uniche. Se osservi la posizione planetaria di questa giornata, è molto interessante (almeno, vedicamente). Alle 7.00 pm ascende la Vergine con Mercurio in Pesci; tutti gli altri pianeti sono tra la Sesta e l’Ottava casa (noi usiamo l’intero segno per ogni casa). Giove, Venere, la Luna e il Nodo sud sono nella sesta dell’Acquario, mentre Marte, Saturno e il Sole si trovano nell’Ottava dell’Ariete. Il Nodo nord si trova in Leone.L’intera configurazione è come un quadrato a T. Si tratta di una configurazione molto speciale. Una persona nata in questo momento avrà speciali situazioni con cui confrontarsi. Non è possibile che questa persona abbia la stessa vita o le stesse situazioni di qualcuno con una meravigliosa casa settima. Ognuno ha il proprio modello; dobbiamo capire questo modello per ottenere il meglio dalla vita. Questo principio è insito è nell’astrologia vedica e in qualsiasi tipo di astrologia; chi comprende questo modello, può ottenere un’ottima qualità dei vita. Questo non significa che il modello è negativo perché non corrisponde al modo tradizionale di vivere, come sposarsi a 18 anni, avere due figli ed arricchirsi. Non è questo che può soddisfare, obbligatoriamente, il nativo. La differenza è nel valore: vi è un obiettivo speciale, per raggiungerlo, bisogna cambiare. Quando non si accetta questo obiettivo, l’infelicità arriva in vari modi.

Q: Sì, è difficile accettare che il limite possa, veramente, aumentare la libertà e felicità.

Invece, accade. Molte persone che vengono da me per il consulto, lo fanno al momento in cui hanno molti problemi. Di fronte ad un grosso problema, se puoi dire loro che vi sarà una luce alla fine del tunnel, li rendi molto felici. Spesso, le persone mi parlano di tante cose che vorrebbero fare e che io vedo già indicate nel loro tema, cose verso le quali già sono in cammino. La gente, però, non crede nel proprio istinto. I pianeti e la loro energia ci guidano verso differenti direzioni; essi focalizzeranno la nostra energia verso la direzione giusta, indipendentemente dal fatto che li interpretiamo o no. Il modo migliore per interpretare un tema è comprendere i limiti e le capacità. Un limite esiste per una ragione specifica: chiede che l’individuo si diriga verso una differente strada.

Q: Ho due domande sulla previsione della morte. Prima: Puoi predirla con un discreto margine di precisione? Seconda: Che cosa senti nel predire la morte?

Io non predico la morte. Quando osservo un Tema, non cerco la morte ed anche se avverto che avverrà, non lo comunico. Potrebbe impaurire la persona. Che cosa accadrebbe se mi sbagliassi o se fornissi una data sbagliata? Ad una persona di 20 anni, comunicare che morirà a 60 anni, può apparire una data lontana. Ma a 60 anni, la persona non vorrà, necessariamente, morire. Mio nonno si ammalò a 92 anni e non voleva morire. Non ritengo necessario conoscere la data di morte. Molti testi antichi affermano che bisogna conoscerla perché se non vi fosse la polarità vita-morte, sarebbe inutile occuparsi di tale Tema. Io non sono d’accordo su questo punto. Ho iniziato un po’ ad occuparmene dalla morte di Diana, lo scorso anno. Avevo osservato il suo Tema molte volte, ma non avevo mai cercato la morte, perché era così giovane. A quell’età non si pensa alla morte. Quando morì, ripresi in man il suo Tema e vi trovai tutte le indicazioni della morte. Pensai subito di studiare il mio stesso Tema. Normalmente, per i clienti non lo faccio. Molte persone fanno domande a proposito, ma io penso che cerco di non focalizzare le configurazioni della morte, così non devo mentire. Con le persone famose, si può farlo per esercitarsi. Comunque, bisogna analizzare centinaia di temi di persone morte, per valutare l’accuratezza della propria previsione. In realtà, nessun testo afferma che bisogna riferire sulla morte. I manuali affermano che si può analizzarne i termini, ma non vi è scritto che bisogna comunicarli. La cosa più importante è seguire lo stato emotivo del consultante. In India, molti seguono la propria tradizione familiare; se in essa è prescritta l’analisi della morte, lo fanno. Ora, poiché io non provengo da una tradizione tramandata dalla famiglia, ho creato la mia tradizione, perciò non analizzo i fattori inerenti alla morte. Ciò su cui i testi insistono molto è l’essere umili nelle proprie previsioni. Non bisogna pensare d’essere Dio e poter predire tutto. Chiunque può commettere errori.

Q: Questo mi ricorda alcune parole di Lilly che sembrano molto pertinenti con questa intervista – “Più sei sacro e vicino a Dio, migliore sarà la tua astrologia”

Penso che ognuno abbia il proprio concetto su Dio. Vi sono radici che abbiamo perduto, per questo, a volte, ignoriamo ciò che stiamo facendo. Io non sono per niente religiosa, ma ho un sistema di fede. Penso che essere una persona religiosa o spirituale significhi avere un sistema di fede.

Q: Vorrei chiederti in che modo definisci la tua fede e come essa sia connessa all’astrologia.

Sono Sikh. Noi crediamo nella Conoscenza.Non seguiamo alcun Dio, ma un libro di conoscenza sull’Islam e l’Induismo; il Sikhismo è un’evoluzione delle due religioni. La mia educazione a Delhi è stata molto liberale. Ho studiato varie religioni e differenti culture. Poi ho vissuto a Bombay, una città dove tutti pregano per la ricchezza e la fama, rivolgendosi a qualunque Divinità sia disposta ad offrirla. La multi-etnicità che ora si sta sviluppando in Inghilterra, in India è sempre esistita. Ogni dieci miglia, vi è un sistema differente di fede. Il mio sistema di fede consiste, semplicemente, nell’aver fede. Non vado in chiesa o al tempio. Penso che ogni cosa esista ovunque. Ogni cosa è sacra. In effetti, credo nello spazio sacro.

Q: Qual’è, secondo te, il ruolo dell’astrologia nella ricerca dell’autorealizzazione o dell’illuminazione o comunque la si voglia chiamare?

Il vero obiettivo di ogni anima è di ricevere l’illuminazione, ma durante la ricerca deve sperimentare ogni sorta di situazioni esistenziali. Ogni volta che sperimenti le stesse situazioni, ne sei più coinvolto. Bisogna comprendere quello che il Tema, realmente, proietta. Alcuni non sono interessati ad essere illuminati in questa vita perché si sentono più coinvolti in cose pratiche. Allora, se vanno alla ricerca dell’illuminazione, remano contro il proprio tema, avvertendo dall’interno che qualche cosa non sta funzionando bene. Comprendere il proprio tema significa intuire la propria strada. Coloro che hanno temi difficili sono, veramente, chiamati sulla strada dell’illuminazione, proprio perché questa non si ottiene in modo facile. Maturando, l’anima cerca problemi sempre più grandi. Un’anima matura vuole scegliere un karma difficile in modo da non ripetere più tale esperienza. Insomma, paga il suo debito ed elimina dalla coscienza le azioni scorrette delle vite passate. Noi scegliamo quello che vogliamo affrontare nella vita perché vogliamo maturare e procedere verso il successivo stadio di conoscenza, fino a non dover più sperimentare il ciclo di nascita e morte, felicità e dolore. Analizzando la vita dei grandi saggi come Gesù, Buddha, Rama, o altri, si può notare che tutti hanno avuto vite molto difficili. Non vissero vite confortevoli e ricche. Questo è quello che accade, quando si è protesi verso l’illuminazione; e il tema natale lo mostra. L’astrologia, dunque, ha un ruolo importante nel guidare la persona verso il suo cammino.

Q: Mi sembra di capire che se qualcuno ti dicesse: “Sto pensando di ritirarmi in un monastero per cercare l’illuminazione”, tu risponderesti: “Al tuo posto non lo farei”.

Sì. Innanzitutto, andare in un monastero è una scappatoia. L’insegnamento principale della Bhagavad Gita, uno dei più importanti testi della filosofia vedica, è che non vi è scappatoia di fronte al proprio dovere o alle responsabilità. Se parti per ritirarti in un monastero o in montagna o in qualsiasi altro ritiro, le situazioni che devi risolvere non sono eliminate. Naturalmente, vi sono anche temi che suggeriscono una forte spiritualità ed potentissime problematiche riguardanti matrimonio, relazioni e finanze. Di solito, in questi Temi si evince un distacco verso queste cose, con relazioni personali difficili, mancanza d’attaccamento al denaro, bisogno di lavorare per gli altri e un io immerso nel sé universale. Quali sono le cose che l’uomo e la donna media desiderano? Un buon focolare domestico, il denaro, un buon marito o una buona moglie, soddisfazioni emotive, ecc.. Scoprire i propri problemi attraverso il Tema natale, aiuta la persona a riflettere sulla propria vita. Magari, può anche ritirarsi in convento, per un certo tempo. Normalmente, io dico a queste persone: “Sei proprio sicuro di volere questo?“ A volte, si tratta di un bisogno reale, ma spesso, ritirarsi in un monastero può essere un espediente, una facile evasione. Il viaggio dell’anima non è una passeggiata. Anche se troviamo facili scappatoie in questa vita, dovremo in ogni modo confrontarci con quanto abbiamo omesso nell’altra. Lo stesso accade in una stessa vita, attraverso le sue varie fasi: se non affronti qualcosa, quando è tempo, dovrai riaffrontarla, prima o poi.

Q: Questo mi sembra molto interessante, perciò scusami se mi soffermo sull’argomento. Uno dei modi di accostarsi alla spiritualità e all’astrologia è la coscienza di non poter giudicare l’uso che sarà fatto delle energie planetarie. In quanto hai affermato, mi sembra di capire che tu sai trovare il livello di spiritualità in un tema.

Sì, vi sono molte linee guida nell’Astrologia vedica per comprendere il livello di maturità dell’anima e la direzione verso cui deve dirigersi. Naturalmente, la scelta è nostra. Questo è importantissimo. Noi abbiamo un insieme di circostanze in situazione. Che cosa faremo con esse? Il tema natale segue una legge, proprio come ogni nazione segue la sua costituzione. In altre parole, abbiamo dei limiti. Per esempio, chi vive in Inghilterra, non può fare tutto e deve accettare le regole costituzionali dello stato. Chi vive in India, segue regole costituzionali diverse. Lo stesso avviene con il tema natale di una persona. Qualcuno sfida la costituzione del proprio Tema natale, rischiando di ottenere poco piacere dalle situazioni presenti. Qualcuno accetta e comprende la parte profonda del Tema natale, lavorando con le sue linee guida, fino ad aprire la mente alle sue immense capacità. Nel Tema, si può anche vedere se queste cose accadranno. Qualche volta è difficile agire contro il seme del proprio tema, ma quando la mente cambia, non è più un problema. Qualcuno ha la capacità di farlo, qualcuno no. Tutto questo si può vedere in un tema natale. Il modo in cui agirà la persona è molto visibile.

Q: A chi vuole interessarsi di Jyotish, che cosa raccomanderesti?

Attualmente, circolano molti libri. Lo Jyotish non è più una disciplina sconosciuta. Si trovano validi testi in Inghilterra, in America e in India. Quelli per i principianti abbondano. Io sto completando “Essentials of Vedic Astrology” che sarà pubblicato alla fine dell’anno. In Inghilterra, c’è l’Associazione dell’astrologia vedica e chiunque può partecipare alle nostre conferenze. Io dirigo anche un corso per principianti a Londra, e ad Hampshire, oltre ad un corso per corrispondenza. Certamente, un consulto ti aiuta a vedere la vita da un punto di vista differente. Se già sei sul cammino della conoscenza, può bastarti leggere e partecipare alle conferenze.

Q: Che cosa pensi delle persone che studiano Jyotish, dopo aver iniziato con l’astrologia occidentale?

Attualmente, sto tenendo dei corsi qui (a UT's HQ in Caledonian Road) e molte conferenzeper astrologi occidentali. Chi già conosce l’astrologia, deve solo abituarsi a guardare lo stesso tema con uno sguardo differente. Si tratta di considerare uno Zodiaco, completamente, differente, anche se comprende gli stessi segni dall’Ariete ai Pesci. Se le persone sono interessate, non vi sono controindicazioni; anzi, conoscere già l’astrologia rende il percorso più facile. Mi piace, però, insegnare alle persone che non hanno alcuna conoscenza astrologica. Conoscere le due astrologie è come parlare due lingue differenti. Posso parlare e capire l’astrologia occidentale, anche se non è la mia lingua. Naturalmente, non si tratta solo di capire che vi sono due differenti Zodiaci, ma quando inizi a studiare, ti rendi conto che esistono regole e parametri del tutto differenti. Quello che insegno ai miei studenti è che spesso queste regole sono di grande aiuto ed anzi aiutano anche a comprendere certi princìpi dell’astrologia occidentale. Noi abbiamo numerose regole che una volta conosciute, aiutano ad osservare la vita da una differente angolatura.

Q: Hai affermato che usare le pietre preziose può essere un rimedio per armonizzare se stessi in base al Tema di nascita. So che su questo argomento esiste un’area vasta dell’astrologia vedica. Potresti dirmi qualcosa?

Noi abbiamo i cosiddetti rimedi. Ognuno possiede un determinato tema natale, ma è in grado di migliorarlo. Personalmente, avendo provato tutte le pietre possibili e ogni rimedio, non sono molto favorevole. Sì, puoi indossare una pietra, ma non con l’idea di: “Oh, se porto una pietra per Giove, tutto andrà perfettamente” Molti preferiscono la pietra, perché è più facile indossarla che analizzare il problema. Ogni Ascendente è legato ad una pietra particolare che ne aumenta o diminuisce l’energia. Ogni pietra è specifica solo per quel determinato Tema. In Ayurveda, la parte medica della letteratura vedica, tra l’altro strettamente connessa all’astrologia, si usano molte pietre. Insomma, le pietre sono usate per armonizzare i problemi legati a determinati pianeti, come Marte o Giove. La gemmologia è un’area che si presta molto ad essere abusata, perché le pietre sono molto care. Per ottenere vantaggi reali, c’è bisogno di pietre di ottima qualità. Se non si è un gemmologo, è difficile riconoscere la qualità delle pietre ed il rispettivo prezzo. Per questo, se non ricevo un’espressa richiesta, non raccomando le pietre preziose. Se la persona ha bisogno di uno stimolo psicologico, può spendere molto meno. I Veda raccomandano molta attenzione a questo soggetto. Finché non si è sicuri di quello che si sta facendo, meglio non sprecare denaro. Ho visto tanta gente spendere fortune per gemme costosissime. Io stessa ne ho usate tantissime. Ora non più. Ogni astrologo ha il suo modo di vedere. Alcune pietre agiscono sui pianeti buoni, altre su quelli sfavorevoli; poi vi sono un sacco di complicazioni. In realtà, se vuoi rafforzare il tuo tema, è meglio comprendere il nucleo del problema ed agire, fisicamente o mentalmente. Bisogna cambiare la propria attitudine. Se sei in preda alla collera e indossi una perla per calmarti, non ti liberi dai problemi relativi alla collera, ma la calma, in un qualche modo sottile, ti incoraggia ad occuparti del problema. Quando hai un problema, è importante parlarne, pensarci, vedere che cosa si può fare. Un ottimo rimedio è dedicarsi a qualcosa che veramente ha un peso. Non il danaro, ma lavorare per i poveri, rendersi disponibile, offrire la propria energia. Se hai un problema con Saturno, puoi digiunare e fare attività in armonia con la sua energia, piuttosto che indossare pietre preziose. In effetti, non propendo molto per l’uso delle gemme!

Q:Mi sembra di capire che a parte le gemme, lo Jyotish è una scienza sul come usare il tema natale.

Sì.

Q: Mi colpisce molto il fatto che alcuni astrologi sono capaci di sezionare un tema e analizzarne tutti i problemi, senza saper dire che cosa fare con i problemi presenti nel tema.

Sì, ci sono molte cose che si possono fare, giorno dopo giorno. Per prima, bisogna usare il calendario lunare, basato sul Sole e sulla Luna, le due entità maggiori e la loro posizione reciproca nel mese lunare. Noi usiamo il calendario lunare perché ogni giorno ha un’energia speciale. Secondo la sua connessione con il tema di nascita, la Luna mostra se il giorno è in armonia con la propria natura, insomma se si tratta o no di un giorno buono. In questo modo, si può decidere se si tratta del giorno giusto per le cose importanti. Il solo problema con questo metodo è che bisogna avere la necessaria conoscenza astrologica per sapere dove si trova la Luna in quel giorno particolare. Il punto principale nel fare un Tema è saper classificare. La gemmoterapia è un modo utile per classificare i fatti, ma per farlo, ci vuole molta pazienza. Qualche volta, non è il momento adatto per fare ciò che si vorrebbe. Questo significa che anche se un transito durerà giorni o mesi o anni, è meglio attendere, in modo da risparmiarsi inutili difficoltà. Se per esempio, stai sperimentando il transito di Saturno, non è il caso di prendere decisioni impulsive. Le energie planetarie ti stanno dicendo di essere cauto, ma purtroppo non sempre diamo retta al nostro istinto. Attualmente, a livello siderale, Saturno è in Ariete (dove è passato il17 Aprile 98). Chi ha la Luna in Ariete sta vivendo un transito difficile. Naturalmente, secondo l’astrologia vedica, noi consideriamo transito il momento la Luna entra in un segno, dove resta per due anni e mezzo. Naturalmente, anche se vedo che ci saranno, sicuramente, problemi, non dirò al cliente: “Per due anni e mezzo non puoi evitare i problemi saturnini”.

Per noi la Luna rappresenta la mente, non solo la mente emotiva, ma l’intero apparato mentale. Con questo transito, bisogna avere molta pazienza, evitando decisioni precipitose che potrebbero avere conseguenze, più tardi. Non bisogna prendere decisioni, anche se con questo transito, molti vorrebbero farlo, divorziando o liberandosi dallo stile di vita di quel momento. In quei momenti, siamo inclini a colpevolizzare per i nostri mali tutti quelli che ci sono vicini. Pensiamo che divorziando, tutto andrà bene. Allora, è importante spiegare a queste persone che, prendendo una decisione e cambiando la vita esterna, il problema di base non sarà risolto, perché tutto quello che è indicato dovranno affrontarlo. La pazienza, dunque, è veramente la virtù da coltivare. La pazienza è proprio quello che scarseggia in questo stato. Comprendendo le varie energie della Luna e di Saturno, abbiamo la possibilità di migliorare la qualità della vita. Per quanto una situazione sia difficile, lavorando lentamente su di essa, possiamo ottenere il migliore risultato per noi. Ma nella vita non vi è alcun giorno perfetto; questa tendenza alla perfezione crea molte difficoltà.

Vi sono tantissimi modi per affrontare una situazione. Quello più usuale è indossare gemme o colori; ad esempio, oggi è martedì, il colore di marzo, chi vuole attivare l’energia di Marte, usa il rosso. Quando facevo l’attrice, appena m’interessai all’astrologia, ogni volta che mi recavo ad un’audizione, indossavo il colore del giorno. Che fosse utile o meno, avevo l’abitudine di pensare: “ Oggi è giovedì, giorno di Giove, devo indossare abiti gialli”. (Noi usiamo il giallo per Giove. Allora mi sentivo, psicologicamente, rassicurata. Ma questo non risolve il problema, anche se ti fa sentire meglio. Puoi usare le erbe, gli oli, i colori, ma alla fine devi sempre lavorare con la tua mente. Tutto dipende dall’equilibrio interiore. Essere una persona religiosa o spirituale, per me significa avere un sistema di fede.

Q: Potresti citarmi un esempio in cui, dopo aver visto un Tema, particolarmente, difficile, hai introdotto l’uso di qualche rimedio, in modo da trasformare un aspetto difficile in un fonte di forza? Puoi suggerirmi qualche libro sull’argomento?

Non ho libri specifici su questo soggetto da raccomandare, ma posso riportarti l’esempio di un tema. (DATA: 8 Luglio 1958, 17:35 IST-5.30 New Delhi India. Pseudonimo, Manju). Quando Manju mi consultò nel 1997, stava attraversando un periodo molto difficile. Adesso vive negli Stati Uniti. Aveva l’Ascendente in Scorpione, la Luna in Pesci e il Sole in Gemelli. La sua carriera era bloccata. La sua compagnia era passata ad altri e non era sicura di poter rimanere nella stessa posizione. Voleva cambiare casa. Il padre in India non stava bene. Lo stress era altissimo. Notai che Saturno stava transitando sulla Luna e avrebbe stazionato, esattamente, sul governatore dell’Ascendente, Marte, alla fine del 1998, per poi retrogradare ai 16 gradi dei Pesci, dove avrebbe stazionato in dicembre. Poi Saturno si sarebbe congiunto a Marte allo stesso grado il 2 aprile 1998. Questo movimento di Saturno sembrava molto negativo. La Luna governa la casa Nona, quella che per noi rappresenta il padre, ma anche la madre. Questo transito indicava dispiaceri riguradanti i genitori. Essendo Marte il governatore del suo Ascendente, si prevedevano problemi anche per lei. Saturno in transito sulla Luna natale formava anche un aspetto con la Decima casa dalla Luna (la carriera), indicando preoccupazioni e insicurezza lavorativa. Noi osserviamo anche i periodi planetari (il sistema Dasha) per ricavare la data esatta in cui certi eventi avvengono. Manju stava attraversando il dasha di Venere e il sottodasha di Saturno, fino al 7 febbraio 1998; poi sarebbe arrivato il sottoperiodo di Mercurio, il peggiore nemico per l’ascendente Scorpione. Tutto questo poteva creare problemi a Manju. Mercurio era nella Nona casa (il padre), governando l’Ottava (Dodicesima, la casa delle perdita dalla Nona). Questo indicava che avrebbe dovuto affrontare ulteriori problemi connessi con il padre e con se stessa. Mettendo insieme tutte le precedenti informazioni, capii che Manju avrebbe avuto serie difficoltà, l’anno successivo. In casi come questi, spiego ai miei clienti che sono in vista grossi problemi, perciò non è il caso di cambiare lavoro, casa, ecc. Anzi, questo aggiungerebbe altro stress e tensioni alla loro vita. Sapendo che avrebbe dovuto affrontare un periodo molto difficile, dovevo darle la forza per aiutarla a capire che in tutte quelle difficoltà c’era una ragione. Infatti, Manju iniziò a considerare il suo lavoro in modo diverso. Si accorse di non voler apportare cambiamenti significativi alla sua vita, in un periodo in cui i pianeti erano avversi. Essendo Indiana, era molto disposta ad eventuali rimedi che avrei potuto prescriverle. Le chiesi subito di digiunare per Saturno. Saturno crea difficoltà e digiunare significa impegnarsi in un compito difficile. Il giorno adatto al digiuno è il sabato, giorno di Saturno. È il giorno più difficile per digiunare. Il digiuno offre forza mentale perché t’impegni a rinunciare, volontariamente, al cibo. Io suggerisco rimedi solo a chi me li chiede. Si tratta di una scelta personale. Il digiuno l’aiutò a concentrarsi, mentalmente. Notai anche che indossava un grande smeraldo al mignolo sinistro. Le spiegai che lo smeraldo è la pietra di Mercurio, il pianeta più difficile per l’AscendenteScorpione, perciò non era consigliabile indossare lo smeraldo, attivatore delle energie mercuriane. Le suggerii uno zaffiro giallo, la pietra di Giove, pianeta buono per lo Scorpione; anzi è il pianeta che contrasta le energie negative di Saturno. Queste pietre devono essere incastonate in modo da essere a contatto con la pelle, così che i raggi solari vengano assorbiti dal corpo, attraverso la gemma. Digiunando e indossando lo zaffiro giallo, Manju si accorse di avere più forza per affrontare i propri problemi.Quando un Tema natale presenta problemi, non è possibile eliminare il problema, completamente; ma si può creare una situazione che evita un impatto troppo pesante. Manju fu capace di occuparsi dei suoi problemi. Prima, riconobbe che si trattava di un problema difficile e che doveva fare attenzione alle sue scelte. Poi, usando le gemme e il digiuno, si sentì più forte per prepararsi ad afrontare il transito. Sottolineo che suggerisco rimedi solo a chi li vuole e che adottare tali misurenon elimina il problema, ma offre la forza per affrontarli.
Q: Qual’è la tua data di nascita?

15 Agosto, 1953, 9 pm, Jullundur (Nord di Delhi, Sud di Amritsar).

Q: Vi sono fattori specifici nel tuo Tema che spiegano perché hai scelto questo specifico percorso astrologico?

Ho forti indicazioni di magistero nel mio TN: Ascendente Pesci, governato da Giove. Il nome di Giove in astrologia vedica è Guru, il Maestro. L’Ascendente per noi è importantissimo. Giove è in Toro, governato da Venere. Vi sono due maestri in astrologia vedica: Venere e Giove. Giove insegna agli Dei, Venere ai demoni e agli umani. Io ho la combinazione dei due con l’abilità di insegnare/consigliare chiunque. Poi il governatore della Nona casa, Marte si trova in Casa quinta, la casa dell’astrologia. Giove governa la mia Casa decima (la carriera) con il Sagittario che è il segno in cui Krishna comunicò ad Arjuna il segreto della vita nella Bhagwat Gita. Si tratta, infatti, di un segno connesso con l’insegnamento, la filosofia e la conoscenza. Come vedi, il mio TN presenta una forte enfasi sulle abilità d’insegnamento e consulenza. Il mio Mercurio congiunto a Ketu, penso mi dia questa forte connessione con la conoscenza delle vite passate, attivata attraverso l’astrologia per gli altri. Ketu in Astrologia vedica è connesso all’astrologia. Questa congiunzione ha creato blocchi e non mi ha aiutata nella vita e negli affari, quando ero attrice. Appena ho iniziato con l’astrologia, presi coscienza che avevo accumulato conoscenze già apprese. Ketu aprì la mia mente e mi donò l’abilità di pensare profondamente sul soggetto dell’astrologia.

In astrologia tropicale, io sono Leone, ma in quella vedica il mio Sole, significatore dell’anima e della connessione con l’eterno è a 29 gradi e 55 minuti dal Cancro, che in Astrologia vedica è un segno molto psichico e spirituale. I gradi tra Cancro e Leone corrispondono ad un’area che può creare molte difficoltà a livello pratico, ma donano il potere per la ricerca spirituale. Si tratta di gradi in cui l’anima passa da un livello di conoscenza ad un altro. I pianeti in Sandhi, cioè i punti di confine del praryaya, ossia dell’esatta posizione in cui s’incontrano lo zodiaco lunare e lo zodiaco solare (Pesce- Ariete. Cancro- Leone. Scorpione- Sagittario) sono potentissimi nel rilasciare effetti karmici. Sono conosciuti come Gandanta. Vi sono due tipi di Gandanta. Il lagna Gandanta e il Nakshatra Gandanta. Il Lagna Gandanta avviene quando l’Ascendente si trova a 14 minuti di grado per entrambi i lati. Il Nakshatra Gandanta avviene, quando la Luna è situata a 48 minuti da entrambi i lati di questi punti. Si pensa che quando la vita si cristallizza su di un determinato punto, noi stiamo viaggiando verso la manifestazione superiore dell’anima e della conoscenza. Dobbiamo affrontare un periodo di prove per preparare la nostra mente al prossimo passo sul percorso dell’anima. La posizione della Luna nella Nakshatra Gandanta è molto potente e indica una meta molto particolare per la vita corrente. Vi possono essere molte difficoltà da affrontare e aggiustamenti da operare perché la persona muove verso da un livello di crescita spirituale ad un altro. Se osservi il mio tema tropicale, l’Ariete all’Ascendente rappresenta il mio spirito pioniere. Per questo, non ho paura. Conduco lezioni di astrologia vedica a Romsey, una piccola città dello Hampshire e con il mio spirito pioniere, mi sento a mio agio nel fare qualcosa di inusuale.

Q: Quando devi incontrare un cliente, di quanto tempo hai bisogno per prepararti? Impiego sempre meno tempo. Di solito, ho bisogno di meno di mezz’ora, prima d’incontrare il cliente per osservare il suo tema. Quasi nello stesso momento in cui inizio ad osservare il tema, inizio a trovarvi le situazioni inerenti. Posseggo già i dati per quanto avviene, perché ogni mattina osservo le configurazioni planetarie. Così già so quello che sta avvenendo in cielo in base quotidiana, cosa che ogni astrologo dovrebbe fare.

Q: Questo ti offre una base per le sessioni con le persone che incontrerai in quella giornata?

Sì. Non preparo mai un grafico per il momento dell’appuntamento, anche se molti lo fanno. Quando osservo un grafico, io già conosco le posizioni quotidiane, perciò subito focalizzo gli eventi. Allora, quando incontrerò il cliente, mi preoccupo di capire fino a che punto sia consapevole di quella determinata situazione. A volte, la gente non vuole sapere e non è mio compito far loro sentire che accadrà una catastrofe. In ogni modo, di fronte ad un transito difficile, lo mostrerò con delicatezza. Non dirò mai ad una persona che il suo futuro sarà difficile per sempre, ma annuncerò che sta attraversando un periodo difficile, per cui è importantissimo vagliare bene qualsiasi decisione, prima di prenderla.

Q: Puoi dire qualcosa in più su quest’abilità di vedere certe situazioni nel grafico? Si tratta di un’abilità che tutti noi astrologi vorremmo avere. Potresti chiarirla meglio? Non si tratta d’intuizione, ma il tutto deriva dai pianeti e dalla loro posizione. Non sto dicendo che riesco a vedere tutti i particolari della vita di una persona. Il problema di ogni astrologo è di non aver vissuto la vita del cliente, perciò vi sono situazioni che non possono essere compresein modo appropriato. Sono molto felice, quando un cliente mi racconta ciò che sta accadendo, perché posso subito dare una direzione al suo grafico. Penso che molto dipenda dalla quantità di grafici analizzati, più ne interpreti e maggiore è la facoltà di trovare le situazioni corrispondenti. Qualche volta, osservo situazioni e problemi che le persone non vogliono osservare da sole.

Q: Pensi che l’astrologia sia stata un gran successo per te?

Suppongo che il mio maggiore successo sia di far conoscere ed accettare l’astrologia vedica in Inghilterra. Ricordo la mia prima conferenza. Molte persone non erano aperte ed alcune erano anche contrarie. L’astrologia vedica è la mia passione, perciò ero felice di discuterne, ogni volta che qualcuno voleva una conferenza. Ho anche cercato di renderla accettabile, perché spesso la gente ha paura di quello che verrà loro comunicato. Il mio obiettivo principale è che le persone la studino per se stesse. Sono felice di offrire consulti, ma il mio ideale è che la gente la studi e trovi le proprie risposte.

Q: In termini di tema individuale, c’è qualcosa o una predizione di cui tu abbia pensato: ”Uauh! È impressionante!”

Non ricordo le previsioni che faccio. Parlo, riferisco qualcosa alle persone che poi, più tardi, mi telefonano per dire: “ È accaduto proprio quello che hai detto.” Non ricordo particolari previsioni. Posso ricordarne qualcuna sui personaggi famosi. Scrissi su Tim Henman cose che accaddero. Durante un programma alla radio, annunciai il suo successo ed egli vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi. Comunicai anche che avrebbe perduto il suo rango. Penso che questa sia la parte più popolare dell’astrologia. Ho lavorato molto alla radio e un po’ alla televisione, in programmi in cui la gente fa domande e tu analizzi il grafico di gente famosa e poi fornisci una risposta su quello che accadrà. Questo m’interessa, saltuariamente, ma non in modo serio. A volte, odio le mie previsioni, soprattutto quando sono negative. Come puoi guardare un grafico e dire: “Tua madre si ammalerà e avrai dei problemi”? Non sempre le previsioni sono buone. Quando analizzai il tema di Diana, non vi trovai alcun segno di morte, ma adesso so che la morte era lì, mi guardava in faccia e avrei dovuto vederla.All’inizio, era importante per me fare pronostici sui personaggi famosi. Ora non è più importante. Certo, vi è un detto secondo cui, se Giove transita in tre segni, durante un anno, vi sarà un’inondazione. Se leggiamo testi antichi, troviamo tante configurazioni differenti per indicare cose differenti. Vedi, Giove siderale è stato in Capricorno, ora è in Acquario e transiterà in Pesci a maggio; secondo i testi, vi saranno molti problemi con l’acqua. Non è importante il tipo di segno, ma basta che siano tre segni in un anno, senza retrogradazione nel segno centrale. C’è tanta gente che lavora solo sulle predizioni. Queste non m’interessano, ma quando mi vengono chiesti i pronostici, è molto interessante, quando si avverano.

Q: Discutendo con Maurice McCann sugli aspetti, egli chiese il mio parere sulle Armoniche perchè non esiste da noi una vera tradizione su di esse. Io risposi che questa tradizione esiste nell’astrologia vedica con la carta navamsha che corrisponde alla Nona armonica. Egli mi rispose: “Ma è proprio così? Trovo molto sospetti gli astrologi che fanno constatazioni su qualcosa, del tipo “questo significava tale cosa”, e probabilmente si trattava di un’interpretazione errata. Mi chiedo se avesse chiesto la stessa cosa ad un astrologo vedico, che risposta avrebbe ottenuto. La stessa o una del tutto differente?"

Lo chiese anche a me, quando lo incontrai e perciò, ho fatto una ricerca. È così, in qualsiasi modo si elaborino i calcoli. La Nona armonica in Astrologia vedica è una delle vargas o carte divisionali; dividiamo un segno di 30 gradi in nove parti e otteniamo 3 gradi e 20 minuti. Da quello che ho saputo da astrologi occidentali, voi invece, moltiplicate per nove e poi dividete. La risposta è la stessa. La divisione dà 3 gradi e 20 minuti. In astrologia vedica si considerano specifiche posizioni per i grafici. Abbiamo 16 carte divisionali e ogni pianeta in una specifica suddivisione del segno ha un significato particolare. Se per esempio, devi analizzare la nascita di due gemelli, devi considerare una divisione per sessantesimi che dà 30 secondi di divisione. Questa si chiama Shastiamsha

Q: Il segno è diviso per 60?

Dividendo il segno per 60, si ottengono 30 secondi. Vi sono anche altre suddivisioni, ma la loro conoscenza è persa o pochissime persone ne sono al corrente. Quelle che usiamo arrivano sino ai 30 secondi. Spesso i non astrologi chiedono come analizziamo i grafici dei gemelli. In astrologia vedica è molto semplice, grazie a queste suddivisioni. Se vi sono due pianeti in congiunzione stretta, ad un grado, se li osservi attraverso le suddivisioni, puoi trovare il loro punto di separazione. Ogni punto di confine fornisce informazioni specifiche. Molti astrologi indiani che non posseggono un computer, appena osservano il grafico con i relativi gradi, capiscono di quale suddivisione si tratta. Io non posseggo questa abilità, perché sono abituata al computer e il mio cervello è andato. Tra le suddivisioni che usiamo vi sono: la dwadashamsha – divisione per dodici, relativa ai genitori e alla vita passata; la drekkna – divisione per tre, relativa alla salute, alla motivazione, ai fratelli, ai familiari e ai viaggi da pianificare. La Hora con due divisioni di 15 gradi; l’una, relativa all’energia maschile e femminile, alla ricchezza. Io non le chiamo armoniche, ma varga ossia divisioni.Quando dividiamo i drekknas, i tre sono i tre segni in triplicità; così se hai l’ascendente in Ariete, i tuoi drekknas saranno Leone e Sagittario, segni di Fuoco. Queste sono parti importantissime di un tema natale; non vi è grafico che non sia analizzato, attraverso la navamsha.

Q: Molto interessante. Si potrebbe dire che la maggior parte degli astrologi occidentali considera le armoniche un po’ marginali.

Penso che l’astrologia occidentale sia cambiata, muovendosi verso nuove direzioni. Una cosa positiva dell’astrologia occidentaleè che la gente è pronta a cambiare e a sperimentare nuove idee. Ma questo diventa insignificante, quando la gente s’interessa a cose insignificanti. Un’altra cosa che mi dà molto fastidio è quando gli astrologi valutano solo Urano/Nettuno/Plutone, ignorando i pianeti personali. Anche se noi non li usiamo, io penso che i transiti di Nettuno, Urano e Plutone siano importanti, ma non abbastanza per l’individuo. Essi riflettono la società in molti modi; noi ci occupiamo di cose molto lontane, ci connettiamo con i computers, con il cyberspazio, ecc., ma abbiamo paura di connetterci con noi stessi. Penso, comunque, che la natura versatile dell’astrologia occidentale sia una buona cosa. In astrologia vedica, vi sono tradizioni alle quali si resta legati. Capita anche di voler osservare la situazione in modo differente. Vi sono grandi dibattiti in India; le persone pongono domande e ognuno ha un’opinione.Ovviamente, la gente si rende conto di quanto l’astrologia sia importante oggi, di come non sia una scienza morta, visto che vi è la disponibilità di accettare critiche o argomentare sul soggetto. Suppongo che per le persone che studiano l’astrologia vedica in Inghilterra, si tratterà di un concetto estraneo..

Q: Hai affermato che è insolito osservare un Tema natale, senza analizzare il tema navamsha. Che cosa ti dice di una persona il Tema navamsha?

Navamsha comprende la qualità interiore del tema. I pianeti in posizioni e segni difficili nella Navamsha (Sesta, Ottava, Dodicesima casa) s’indeboliscono, quelli ben posizionati si elevano. Usiamo Navamsha per valutare la direzione futura della vita per rapporto alle relazioni, ai figli, alla carriera e a tutto il resto. Navamsha costituisce le fondamenta di un tema natale. Se le fondamenta sono deboli, vi saranno continui problemi; se sono forti si può incrementare la forza dell’edificio. Poiché noi consideriamo il segno intero, come Rasi o tema principale, Navamsha ne mostra le profondità. È difficile spiegarne l’importanza in poche parole. Tutto in un tema, tutti gli aspetti della vita sono osservati in relazione alla navamsha.

Q: Quali sono le persone che ammiri di più nel mondo dell’astrologia?

Ammiro un astrologo vedico moderno che vive in India. Sono stata colpita da un libro in cui egli presenta l’aspetto esoterico quale vera radice spirituale dell’astrologia vedica. Si chiama Bepin Bihari, ha scritto diversi libri nei quali connette la cultura vedica con l’astrologia vedica, dal punto di vista spirituale, che è poi il mio stesso approccio. Ho incontrato molti astrologi occidentali perché partecipo quasi ogni anno a tutte le conferenze. Sento di ammirare molte menti tra quelli di cui ho ascoltato le conferenze, ma non vi è qualcuno in particolare che mi ha influenzata in modo considerevole. Amo l’astrologia ed amo leggere, così leggo tutto quello che mi capita.Attualmente, mi sto concentrando sui Veda. Il campo vedico è molto vasto, anche in astrologia; ed io mi accorgo di conoscerne solo l’uno per cento. Ho ancora molto da imparare, perciò penso sia importante per me concentrarmi su questo