LA CASA X
PERCHÉ È LA PORTA DEL SUCCESSO?
Di Yves Lenoble
Traduzione di Noelle Jorio

Prima di tutto, mille grazie a Meskalila Nunzia Coppola per avermi invitato fra di voi. Per me è sempre un grande piacere venire a Perugia per confrontarmi con voi nella vostra regione così bella. Chiedo scusa di non potere esprimermi nella vostra lingua che trovo tanto musicale.
Ringrazio Noelle Jorio che ha tradotto il mio testo scritto e Mariacristina Bonini che mi traduce qui in sala.
Ho scelto di esaminare quanto concerne il simbolismo della Decima, rispetto alle altre Case perché gli Antichi davano un’importanza particolare al movimento diurno. La rotazione del cielo in 24 ore è per loro il movimento più regolare che esista. Questo movimento non presenta né retrogradazione, né accelerazione, né rallentamento. Per questo motivo, è stato messo in relazione con il Divino.
Ma perché, nell’ambito delle Case, la Decima è quella del successo? Cercherò di rispondere a questa domanda, partendo dal commento di 10 versi che illustrerò con numerosi esempi.

I) Le virtù della casa X

Ci riferiamo a uno dei primi testi astrologici che parlano della casa X: Astronomica di Manilius. Questo autore latino condensa in 10 versi (questa scelta di 10 versi sarà un caso?) un insieme di caratteristiche della Casa X.
Esistono varie traduzioni di questo testo. Ho scelto la traduzione di Feraboli, di Flores e di Scarcia perché traduce ognuno dei 10 versi latini con un verso italiano:

primus erit, summi qui regnat culmine caeli
et medium tenui partitur limite mundum;
quem capit excelsa sublimem Gloria sede
(scilicet haec tutela decet fastigia summa),
quidquid ut emineat sibi vindicet et decus omne
asserat et varios tribuendo regnet honores.
hinc favor et species atque omnis gratia vulgi,
reddere iura foro, componere legibus orbem
foederibusque suis externas iungere gentes
et pro-sorte sua cuiusque extollere nomen.
II, 810-819

Sarà primo quello che domina sul punto più alto del cielo
e ne spartisce a metà la sfera con un sottile tracciato;
ne occupa la posizione di vertice l’eccelsa dimora della Gloria
(davvero è questa la custodia che conviene ai fastigi più elevati),
per rivendicare a sé stessa qualunque preminenza e proclamare suo
ogni pubblico onore e regnare assegnando i più diversi ranghi.
Da esso il favore e tutte le forme del compiacimento popolare,
Amministrare la giustizia, legiferare per l’ordine universale
E legare genti straniere con propri trattati d’alleanza
E innalzare il nome di chiunque in conformità col suo destino.


Ogni casa corrisponde a 2 ore di tempo (o 30° di spazio). Per questo motivo, la Casa X è a 6 ore o a 90° dalla Casa I.
La casa X è prima di tutto una casa angolare. Fa parte delle Case considerate più importanti, tra quelle che si esaminano per prime perché i pianeti hanno più forza.

Per Manilius, questa Casa diurna primeggia rispetto alle altre– e anche sulla Casa I – perché domina queste Case, essendo perpendicolare rispetto all’orizzonte e perché divide il cielo in due parti uguali. Siccome occupa la posizione più alta nel cielo, ci informa prima di tutto su quanto riguarda la gloria. È la casa degli onori, della nomea, dello splendore. La casa X è anche la Casa di quello che è in alto e di quello che innalza. È la casa dell’autorità, di quello che dà autorità. È la Casa che detta legge.

Come lo potremo vedere dai numerosi esempi, una delle chiavi del successo è ricercare l’eccellenza. La X è l’arte di nominare le cose, di nominarle bene, e, incidentalmente, di farsi un nome.

È ugualmente una Casa pari che si pone in un asse di ricettività. Se la Casa IV è un legame con le radici della terra, la casa X che è la più alta e la più vicina al cielo, è un legame con le radici del cielo. Chi ha fiducia nel cielo – in quello che viene dall’alto – e se ne lascia ispirare, ne raccoglie i frutti, prima o poi. Ispira fiducia, è applaudito, trae beneficio dalla popolarità.

La Casa X, come la Casa I dell’Ascendente, è sul lato Est. Incita ognuno a differenziarsi, ad affermare la propria originalità. Il successo è spesso legato a un colpo di fulmine, a un’intuizione (Eureka). Nella X, il nativo dà prova di determinazione nella messa in opera della sua intuizione. Così dispone della forza che gli consente di superare gli ostacoli sulla sua strada.

Il pianeta in X esercita naturalmente una costrizione. Tende a imporre la sua legge, rispetto al pianeta in I; ed è probabilmente per questo motivo che molti autori danno un posto privilegiato alla X. Gli Antichi non fanno altro che sottolineare l’importanza del quadrato diretto. È positivo, quando proviene da un pianeta benefico; si rivela generalmente problematico se si tratta d’un pianeta malefico.

Riassumendo, la casa X trae le sue virtù dal fatto che è:
• la più alta: è in alto e si innalza
• è ricettiva alle energie del cielo: è “connessa” e capta queste energie
• è orientale: distingue e innova
• è in quadrato diretto all’ascendente: fa sacrifici e s’impone

II) Primi esempi di pianeti in casa X

Prendiamo come primo esempio il tema del Barone Bich, nato il 29 luglio 1814 alle 12.30 a Torino. Un solo pianeta in casa X – il Sole – e che per di più, è nel suo domicilio. Questo famoso imprenditore non ha inventato la penna a sfera. Ha ripreso l’idea da altri; ma ha saputo farne il prodotto che il consumatore desiderava: un prodotto affidabile, capace di rendere il massimo a un prezzo minimo. Siccome crede, da bravo solare, nel potere del nome, la penna a sfera diventerà la penna “BIC”. Dà semplicemente il suo nome al suo prodotto togliendo la “H” di Bich. E dato che ha trovato la formula vincente, più tardi userà lo stesso principio con gli accendini e i rasoi.

Consideriamo adesso il tema di Napoleone, nato il 15 agosto 1769 alle 11 ad Ajaccio. Il Sole si trova ugualmente in Leone nel Medio Cielo. Questo essere ambizioso vuole occuparsi di tutto e va subito dritto alla meta. Ha riformato tutta la Francia in modo spettacolare, dandole nuove leggi. Riabilita il clero, ma nomina i vescovi. Crea 90 province e nomina a capo di ognuna un prefetto che lo rappresenta. Nomina i sindaci delle grandi città. Crea un nuovo codice civile, la Banque de France, il franco germinale, la Legione d’Onore con i suoi tre gradi: Cavaliere, Ufficiale e Commendatore.
Siamo ancora molto segnati dalle riforme di Napoleone. Il nostro codice civile è rimasto praticamente lo stesso nella maggior parte degli ambiti, I prefetti esistono ancora e si contano 95 province, invece di 90 poiché l’Ile de France è stata divisa in 6 province.

Guardiamo adesso il tema di l’Abbé Pierre nato a Lione alle 11 il 5 agosto 1912. L’abbé Pierre, è sicuramente un nome, ma è anche un look. Una figura caratteristica con i suoi scarponi, i suoi maglioncini, il mantello, il basco e il bastone. Si dice spesso che “l’abito non fa il monaco”, ma con l’abbé Pierre non è per niente vero.
A 38 anni, per venire in aiuto delle persone povere che hanno perso la speranza, crea Les chiffonniers d’Emmaüs, un’associazione basata su valori semplici: accogliere senza giudicare, lavorare per ricostruirsi, servire gli altri perché c’è sempre chi sta peggio di te.
L’inverno ‘54 è duro. Una donna muore di freddo sul Boulevard Sébastopol a Parigi, tenendo in mano il suo mandato d’espulsione. L’Abbé lancia un appello radiofonico per venire in aiuto ai senza tetto e riesce a creare un incredibile slancio di solidarietà. Questo prete che è stato deputato, riesce a convincere il ministro dell’alloggio ad assistere ai funerali di quella donna morta di freddo e a prendere le misure necessarie per evitare le espulsioni in inverno e sviluppare gli alloggi in Francia.
Quell’appello del 1° febbraio 1954, chiamato in seguito l’appello all’insurrezione della bontà, viene fatto mentre Nettuno Bilancia è in quadrato con la sua posizione natale e la congiunzione Sole-Venere Acquario in trigono con Giove in Gemelli richiamava la congiunzione Sole-Venere in Leone di nascita in trigono con Giove in Sagittario.
Georges Grouès – era il suo nome all’anagrafe - è stato a lungo, per via della sua azione, la persona più apprezzata dai Francesi. Appariva in televisione, quando voleva. Alla sua morte, gli furono fatti funerali nazionali.
Con il quadrato dritto della Luna col Sole, il benessere di ognuno è più importante del successo sociale; ma con Urano che manda un quadrato dritto alla Luna, appare un sentimento d’emergenza; bisogna agire anche a scapito della propria tranquillità.

Yves Saint Laurent è nato il 1° agosto 1936 alle 19.45 a Orano (Algeria). Giove è nel Medio Cielo in Sagittario e si trova in trigono con la congiunzione Sole-Venere in Leone. Il famoso stilista crea, nel novembre 1961, la sua società di alta moda con Pierre Bergé (PB). IL 29 gennaio 1962 si svolge la sua prima sfilata: 6 pianeti si trovano in Acquario a un appuntamento con una strettissima congiunzione Sole-Venere, accompagnata dal benefico Giove. Questo trio planetario è in assoluta risonanza con le dominanti del Tema.
YSL è stato un vero e proprio visionario del nuovo mondo che sorgeva. Ha sentito che le donne prendevano sempre di più il loro posto nella società e ha saputo adattare alla donna il vestito maschile. Con PB ha saputo inventare un nuovo codice dell’eleganza francese. Di loro è stato detto con garbo: “Hanno fatto scivolare sulle spalle delle donne il guardaroba degli uomini”.
Il tandem Yves Saint Laurent – Pierre Bergé imporrà la moda, sotto il segno dell’eleganza e della libertà della donna. Ha avuto una grande influenza sui suoi contemporanei, tanto per il suo talento quanto per la sua leggenda. Il talento era YSL. La leggenda, PB che ne è stato il notevole regista.
L’apoteosi si verificherà per questa mitica coppia il 12 luglio 1998, giorno della finale della Coppa del Mondo di calcio: 80 000 persone occupano lo Stade de France per la finale Francia – Brasile. Quasi 2 miliardi di telespettatori assisteranno, appena prima della famosa partita, ad un evento inaspettato: la sfilata, sul prato dello stadio, di 300 indossatrici che presentavano le creazioni d’YSL.

Questi quattro temi mostrano, fra l’altro, che il successo consiste nel credere, fino in fondo nella causa per cui ci s’impegna. Alcuni diranno forse che questi esempi di vere e proprie vocazioni sono legati al fatto che si tratta di nativi del Leone. È vero in parte, ma questa spiegazione non basta perché la stessa costatazione può essere fatta con altre dominanti planetarie e zodiacali.

Prendiamo l’esempio di Daniel Barenboim. Questo musicista molto precoce, nato il 15 novembre 1942 alle 11.35 a Buenos Aires (Argentina) suonava perfettamente il piano a cinque anni e diede il suo primo concerto pubblico a sette anni. Marte culminava in Scorpione nel Medio Cielo con Venere, Mercurio Sole in X. Le qualità dell’impegno sono caratteristiche in lui. Questo musicista dedito a più di un’arte, moltiplica i progetti innovatori. È anche direttore d’orchestra, ma un direttore impegnato che ha creato a fine agosto 1999, con il suo amico scrittore palestinese Edward W. Saïd, la West Eastern Divan Orchestra, un’orchestra che mette insieme musicisti israeliani e arabi. E ha appena creato a Berlino un’accademia che istituzionalizza l’idea utopica avuta quando ha formato la Divan Orchestra.

«L’accademia dà la possibilità a studenti di zone di conflitti di studiare in una scuola di musica dagli standard universitari tedeschi, con un riconoscimento statale del loro diploma.» Questa accademia forma 33 giovani musicisti provenienti dal Medio Oriente che hanno l’opportunità di frequentare il famoso direttore d’orchestra, durante i master classes.
Ecco di nuovo un esempio di quadrato dritto. Il Sole Scorpione vince sulla Luna Acquario. La preoccupazione per la carriera entra in rivalità con il desiderio di benessere ma siccome la Luna Acquario s’impone, rispetto a Urano, si può dire che il desiderio di benessere vince rispetto all’individualismo.

Vediamo adesso com’è la situazione con due esempi di Saturno in Capricorno al MC. Questa configurazione conviene benissimo a carriere in cui entrano in gioco valori, come la ricerca scientifica, l’arte, la letteratura, la religione, la filosofia.
Marcel Proust nato il-7-1871 alle 23 h 30 a Parigi 16ème ha dedicato l’essenziale della sua vita alla scrittura d’un libro di più di 2000 pagine «A la Recherche du temps perdu». Aveva appena perso la madre, quando ha cominciato a scrivere il suo capolavoro. Questo è in qualche modo una lunghissima lettera a lei indirizzata. La letteratura era per lui “la vita vera”.

André Malraux nato il 3-11-1901 alle 16 h a Parigi 16ème ha ugualmente Saturno in Capricorno nel Medio Cielo. Malraux, come Proust, pone l’arte al di sopra di tutto.
La riproduzione di capolavori con la fotografia ci porta, “per la prima volta, l’eredità di tutta la storia”. Questa eredità è il risultato di un’immensa metamorfosi: poiché è alla luce del nostro tempo che diamo un senso alle opere del passato. Picasso ci consente di capire la Venere aurignaziana. Le vere opere d’arte attraversano la storia. Si parte da oggi per capire ieri, non esiste più il tempo. Tutto è simultaneo. Malraux è stato un rivelatore dell’arte. Non esiste solo l’arte occidentale. Non c’è più gerarchia. L’arte trasfigura. C’è del tempo depositato in un’opera d’arte. Le forme, gli stili, nascono opponendosi alle forme, agli stili anteriori. Il grande artista conquista la sua libertà, rifiutando le forme anteriori. In un periodo privo della fede in un Assoluto, l’arte prende da sé figura di Assoluto. L’arte è libertà, è “anti-destino”

Charles de Gaulle chiede nel 1958 a André Malraux di partecipare al governo. Questi pone le sue condizioni: accetto di partecipare se Lei crea un Ministero della Cultura e se mi nomina il suo ministro. Altrimenti, non voglio nessun altro ministero. Otterrà quel ministero e lo segnerà con la sua forte impronta.
Saturno in X ottiene risultati perché non svia dalla sua meta. Si aggrappa fino a diventare schiavo del suo lavoro. Riesce a forza di perseveranza, di concentrazione, di controllo su se stesso.

Dopo questi esempi di Sole, Giove, Marte e Saturno, ecco un esempio in cui, nell’ambito di uno ammasso in casa X, la Luna dignificata in Cancro è nel MC. Si tratta di Jacques Delors, nato il 20 luglio 1925 alle 12.30 a Parigi 14ème.
Nel 1979, viene eletto al Parlamento Europeo, dove presiede la Commissione economica e monetaria. Dopo essere stato Ministro delle Finanze fra 1981 e 1984, viene eletto nel gennaio 1985 presidente della Commissione Europea (Giove transita sul suo Giove natale). Proprio fatto per quell’incarico, ricoprirà tre mandati da gennaio 1985 a dicembre 1994. Alla fine di questi mandati, lascia un’Europa profondamente rinnovata e allargata a quindici stati. I suoi talenti da diplomata hanno fatto meraviglie. Perché era così popolare? Come lo diceva lui stesso: ”In un certo modo, rappresento, come lo evidenziavano i sondaggi a proposito di Simone Veil, la faccia ideale della politica per i Francesi. Loro aspirano profondamente a un accordo nel mondo politico per il beneficio del paese. Perché hanno un’alta idea della Francia, di quello che deve essere l’ambizione francese. Così, sono sempre affezionati agli uomini e le donne che, pur essendo impegnati, si rifiutano di essere partigiani ciechi. Sentono anche che amo profondamente la società. Ho sempre pensato che essa influenzi altrettanto, addirittura di più, la vita che non la politica stessa. Il fatto è che la società si fabbrica un po' da sola, e i politici dovrebbero semplicemente avere l’umiltà di chiedersi in quale misura possono aiutarla. Devono accompagnarla, ma non devono volerla dirigere ad ogni costo. Donde i miei disaccordi e le mie difficoltà con quelli per cui tutto è politica. Chirac è di quella pasta, anche Jospin, con il quale perciò ho avuto rapporti tormentati anche se amichevoli.”

Come abbiamo appena visto, quando il pianeta in X è nel proprio Segno, le tendenze del nativo si esprimono con facilità. Dato che in questo caso il pianeta è insieme presente e maestro, il nativo riesce facilmente a far convergere gli elementi dominanti del suo Tema in una direzione unica. Tutto sommato, questi esempi sono rari. Ci troviamo più spesso in presenza d’un pianeta nel Medio Cielo che non è nel suo Segno. In questo caso è necessario, con tutta evidenza, tener conto del pianeta maestro.
In John Kennedy, nato il 29/5/1917 alle 15 a Brooklyn (MA), Saturno in Cancro è in esilio. Fu il più giovane presidente degli Stati Uniti. Fu un presidente carismatico che seppe gestire la crisi dei missili di Cuba, lottare per il disarmo; ma volle probabilmente fare riforme troppo veloci. Probabilmente, è per questo motivo che muore assassinato a 46 anni nel terzo anno del suo mandato.

Il tema d’André Chouraqui, nato il 11 agosto 1917 a mezzogiorno a Orano, è caratterizzato da una congiunzione Saturno - Nettuno nel Medio Cielo. Questo Leone ha la saggezza di rifiutare i posti politici importanti e preferisce interessarsi dei testi biblici. Realizza un lavoro titanico, traducendo da solo per 10 ore al giorno l’intero testo della Bibbia, Vangelo compreso.
Tradurre la Bibbia ebraica non è stato per me una decisione deliberata: il progetto si era imposto a me e, quando ne era venuta l’ora, la mia traduzione era sgorgata dalla mia penna per i ventotto mesi in cui ne scrivevo il primo getto, come in uno stato estatico. (p. 463 L’Amore forte come la morte).
André Chouraqui ha cominciato la sua traduzione il 10 aprile 1972 e l’ha terminata – lo precisa per gli astrologhi– il 14 agosto 1974. Questo lavoro è stato espletato, mentre Nettuno in Sagittario si trovava in trigono con la sua posizione natale in Leone e Saturno in Gemelli – secondo il normale ciclo Saturno-Nettuno –- si opponeva a questo Nettuno in Sagittario. Qui abbiamo veramente la dimensione della X che manifesta qualcosa d’irresistibile che s’impone a noi.

La traduzione di Chouraqui ha il vantaggio di essere una traduzione letterale che ci trasmette la ricchezza dei costrutti semitici. Ecco come ha tradotto il primo versetto del dodicesimo capitolo della Genesi che evocheremo fra poco:
Il signore disse ad Abramo: Vai dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, al paese che ti farò vedere. Genesi 12 :1

Marcel Bleustein Blanchet è nato il 21 agosto 1906 all’ 1 a Enghiens-les-Bains. La sua famiglia vende mobili. Siccome non gli piace la scuola, comincia a lavorare a 14 anni. Impara l’arte della vendita nei negozi tenuti dai suoi cognati, ma viene espulso perché i suoi “orari personali non combaciano con quelli del negozio”.
Soggiogato dal mediatore pubblicitario Bernachon, che viene ogni tanto a recuperare a negozio gli annunci che Marcel ha redatto per suo cognato, si lancia rapidamente nella pubblicità (si parlava allora di « réclame ») per fondare, con suo fratello Georges, nel 1926, Publicis . Compone il nome della sua agenzia a partire dalla parola “pubblicità “e dell’ultima cifra di 1926 e 1906, anno della sua nascita.
Va contro la volontà di suo padre, che non crede nella pubblicità che vende “degli spifferi “. Dapprima fa propaganda per i suoi parenti: il pellicciaio (fourreur) Jacques Brunswick e crea il suo primo slogan «Brunswick, le fourreur qui fait fureur». Pieno di talento, immagina molti slogan di cui alcuni sono conosciuti ancora oggi come «André: un chausseur sachant chausser» (1931), «C’est Shell que j’aime» (1955) oppure ancora «Du pain, du vin, du Boursin» (1963).
A 54 anni, il 15-3-1960, crea la Fondazione per la Vocazione, una fondazione che offre borse di studio a giovani da 18 a 30 anni che desiderano realizzare il loro sogno.
In quel 15 marzo 1960, Nettuno a 8° Scorpione è in trigono con la sua posizione natale a 11° Cancro mentre Saturno a 16° Capricorno si trova in sestile con la sua posizione natale a 12° Pesci. Il tema del pubblicista presenta un trigono di Saturno a Nettuno alla nascita e, al momento della creazione di questa fondazione, questi due pianeti sono in sestile.

Didier Dumas nato il 7 dicembre 1943 alle 12.10 a Marsiglia fu nel 1964 vincitore della Fondazione della Vocazione. Aveva l’hobby della ceramica e la borsa di studio che ottenne gli permise di sviluppare questa passione. Questo gusto per la ceramica non ha niente di strano con un tema dominato dalla mutua accoglienza Sole in Sagittario nel MC del trigono di Giove in Leone nel DS mentre tutte gli altri pianeti sono in segni maschili.
Questo autodidatta s’interessa in seguito alla sociologia delle malattie mentali. Partito da niente, ha cura di seguire una linea di pensiero (prende a modello Françoise Dolto) e diventa psicanalista. Vuole lasciare un segno, come l’astrofisico Hubert Reeves. Nel luglio 1985 il suo libro l’Angelo e il Fantasma è concluso. Urano, maestro del suo Ascendente, passa sul suo Sole nel Medio Cielo. Françoise Dolto accetta di scrivere la prefazione:

«Mi piace salutare in Didier Dumas un autentico successore di Freud che, come lui, coraggioso, osa dedicarsi con i suoi pazienti a magnifiche osservazioni che pongono interrogativi al nostro lavoro».
Questo creatore della psicanalisi transgenerazionale, “che prendeva ordini solo dall’alto”, ha creato nel 1999 “Il Giardino delle idee” affinché ognuno si adoperi per prendere il proprio potere e trovare la sua libertà di esistere.

Françoise Dolto è nata il 6-11-1908 alle 20.10 a Parigi 16ème
In Françoise Dolto non bisogna solamente tener conto di Saturno in Ariete che è lontano dal MC. Bisogna anche prendere in conto Nettuno maestro del Medio Cielo. Nettuno è nel segno del Cancro in posizione forte all’ascendente. Fin da giovanissima, desidera diventare “medico d’educazione”. Prova il cucito e la ceramica prima di lanciarsi in studi infermieristici poi di medicina. Ma quello che l’interessa prima di tutto è la psicanalisi. La sua tesi di medicina intitolata Psicanalisi e Pediatria ne è la prova.

Françoise Dolto fu in Francia una delle prime psicanaliste per bambini. Non ha mai cercato di creare un sistema né di farsi valere. È stata prima di tutto una clinica che ha dato testimonianza della sua esperienza nei suoi seminari per psicoterapeuti
A partire da 1967, partecipa a trasmissioni radiofoniche su Europe 1 poi France Inter. Diventa popolare grazie a questa volgarizzazione della psicanalisi via radio. Il suo lavoro è dedicato a quello che lei chiama “la Causa dei bambini”. I suoi interventi per radio hanno dato luogo a una serie di libri (in particolare i tre volumi di Quando c’è un bambino) che hanno conosciuto un grande successo. Nel 1979 fonda la “Casa Verde", luogo di socializzazione precoce dove ogni bambino è accolto da un gruppo di tre persone di cui uno psicanalista.

Bill Gates è nato le 28 ottobre 1955 alle 22 a Seattle (stato di Washington). La Luna Ariete che riceve Marte in Bilancia domina nel Medio Cielo. Questo dà un miscuglio di convivialità e combattività.

Tutto comincia con un complice, cosa normale per un lunare. Ha 19 anni e studia a Harvard con Paul Allen che ha 22 anni. Scoprono l’Altaïr 8080, uno dei primissimi microcomputer venduti in commercio. Questo PC funziona in linguaggio assemblatore. I due studenti propongono al padrone d’Altaïr di sviluppare un linguaggio più conviviale. Le prove vanno bene e, sullo stesso slancio, creano il 4 aprile 1975 Microsoft. Giove passa nel Medio Cielo sulla Luna in Ariete mentre Plutone passa su Marte. Notiamo anche che Urano è appena entrato in Scorpione e transita la congiunzione Sole-Nettuno.

Un po’ più tardi l’azienda IBM ha bisogno di un sistema di funzionamento per il suo nuovo apparecchio, un computer personale che usi un nuovo chip rapido. Il padrone d’IBM propone alla start-up Microsoft un partenariato per la creazione di questo sistema di funzionamento. Tenendo conto delle molteplici applicazioni che avrebbero potuto girare su un microcomputer, Bill Gates, da visionario, immagina lo sviluppo che attende i computer personali. I due studenti lavorano senza sosta per realizzare quello che si chiamerà il MS DOS. Lo vendono a IBM con un’opzione che autorizza Microsoft a commercializzare il MS DOS, sotto licenza, ad altri fabbricanti di computer. In questo modo, la vendita, sotto licenza, dello stesso sistema di funzionamento a numerosi fabbricanti di PC, ha decollato e l’industria dei PC ha prosperato. Bill Gates è diventato e rimasto a lungo, grazie a questa non-esclusività, l’uomo più ricco del mondo.

Papa Francesco è nato il 17-12-1936 alle 21 a Buenos Aires. Urano è nel Medio Cielo nel segno venusiano e lunare del Toro in quadrato con la Luna e Venere nel segno uraniano dell’Acquario. Dopo l’abdicazione a sorpresa nel 20013 di Benedetto XVI (il 265° papa), l’elezione, al posto suo, d’un gesuita nato in Argentina è stato un avvenimento completamente inaspettato. La sua scelta di Francesco come nome papale è anche lì del tutto inaspettata. In questo papa c’è un miscuglio d’innovazione e di conservatorismo che corrisponde bene ai valori Urano/Acquario da una parte e ai valori Luna-Venere Toro dall’altra.
Papa Francesco ha scelto il suo nome in omaggio a San Francesco d’Assisi, fondatore dell’ordine francescano, la cui vita è stata contrassegnata dalla povertà. Come lui, è molto impegnato nella lotta contro la povertà. A Buenos Aires, ha rifiutato di vivere nella lussuosa dimora dell’arcivescovado e ha preferito un appartamento senza servitù, preferendo i trasporti pubblici piuttosto che le macchine con autista. Il Papa intende rimanere vicino alla gente. Fin dalla sua nomina ha rotto con numerosi codici e usi passati e ha dato prova di semplicità. Dopo la sua preghiera del giovedì mattina alla basilica di Santa Maria Maggiore, è andato personalmente a prendere le sue valigie nella residenza dove alloggiava prima dell’inizio del conclave. Ha pagato la fattura e ringraziato il personale.

Urano, nel tema di Claude Bébéar nato il 29 luglio 1935 alle 6.30 a Issac (24), è nel Medio Cielo in Toro. Questo pianeta innovatore è nel segno fisso del Toro il cui pianeta maestro, Venere, è congiunta con Nettuno in Vergine. L’assicuratore Claude Bébéar è partito da niente. La sua società è diventata in 21 anni la più importante società d’assicurazione al mondo.

Come ha potuto ottenere questo successo? Con tutta una serie di fusioni-acquisizioni. Claude Bébéar entra, appena uscito dal prestigioso Politecnico, come assistente di direzione in una piccola mutua, les Anciennes mutuelles d’assurance. 17 anni dopo il suo ingresso 1975, ne diventa direttore. Molto presto, il giovane padrone si dà l’immagine di un modernizzatore. Impone nuove tecniche di vendita, introduce l’informatica presso i suoi collaboratori e crea una direzione dell’innovazione delle assicurazioni. Riesce a riunire 8 piccole mutue e la sua società diventa les Mutuelles unies. Nel 1982 Drouot cerca di avvicinarsi a Bouygues ma gli azionari di Drouot preferiscono sostenere Bébéar che prende la direzione del nuovo gruppo Mutuelle Unies/Drouot.
Secondo colpo da maestro, Claude Bébéar riesce a prendere la presidenza del nuovo gruppo Mutuelles-Unies/AGP convincendo gli azionari istituzionali. Oramai è a capo del secondo gruppo francese di assicurazione che prende, nel luglio 1985, (Nettuno a 2° Capricorno è in trigono con il suo Urano natale nel Medio Cielo) il nome di Axa e può cominciare ad internazionalizzare l’impresa. Acquista partecipazioni un po’ ovunque nel mondo: Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea-del-Sud. Prima di lanciare nel 1996 una OPA su UAP, N° 1 del ramo in Francia, che genera il primo gruppo mondiale d’assicurazione.
Il segreto di Claude Bébéar? Forte del suo passato di assistente di direzione, all’inizio della sua carriera professionale, Claude Bébéar ha saputo trovare la formula vincente: con regolarità, alcune spedizioni sono programmate per rinforzare lo spirito di squadra di collaboratori di provenienze diverse. Molto innovatore per il suo periodo. In fin dei conti, la strategia Bébéar potrebbe riassumersi nello slogan di Valéry Giscard d’Estaing: “il cambiamento nella continuità”.

IV) Un esempio senza pianeta nella casa X

Quando non c’è pianeta in casa X, come lo precisava già Tolomeo, è il pianeta maestro della casa X che dà il là.
Prendiamo, per illustrare questo punto, l’esempio del fotografo Henri Cartier-Bresson nato il 22-8-1908 alle 15 a Chanteloup en Brie (77). Venere, pianeta maestro del Medio Cielo è congiunto alla Luna e a Nettuno. Questa tripla congiunzione di pianeti “umidi” in Cancro rende conto della sua natura estremamente ricettiva e multipla, del suo cuore immenso, “sensibile a tutti quelli che sono nel bisogno, umile, straripante di gratitudine verso la vita”.

Questo grande nome della fotografia è stato l’occhio del secolo: è sia il pittore dei momenti semplici sia il viaggiatore che percorre il mondo ed è sempre al posto giusto. Fotografa gente di ogni età, di ogni etnia, di ogni professione ma è presente con i repubblicani spagnoli, alla liberazione di Parigi, vicino a Gandhi qualche ora prima che venga assassinato, testimone della vittoria dei comunisti cinesi.

Marginale, anticonformista, non vuole aderire né appartenere a niente. «Non ho nessun messaggio da consegnare, niente da provare: vedere e sentire, e sta all’occhio sorpreso decidere…»
Quest’artista dotato di spirito di squadra partecipa nel giugno 1947 a New York alla fondazione di Magnum, la più prestigiosa agenzia di foto.

Era prima di tutto un fotografo d’arte. Aveva un “occhio” unico, una composizione unica e innata. «Quello che fa impressione è la sua lucidità, questo modo intuitivo di assembrare in una frazione di secondo, elementi di un mondo sparso, come se avesse il caso in tasca». Sarà lui a fermare le fattezze di Mauriac, Giacometti, Sartre, Faulkner, Camus o Che Guevara e molti altri colti nell’istante decisivo, altrettanti ritratti per l’eternità

V La simbolica del Dieci nella Genesi

Abbiamo appena dato esempi che illustrano i vari volti della X: la capacità di
- creare una forma,
- dimenticare se stessa per captare le energie del cielo,
- mettere in opera un progetto personale originale,
- Imporsi delle regole per riuscire.

Per riuscirci, dobbiamo sacrificare la fusione della IV.

Per concludere vorrei fare riferimento al testo che citavo prima nella traduzione di André Chouraqui. Siamo abituati a riferirci alla mitologia greca. Ma niente è più appropriato per approfondire la simbolica del X del riferimento ai testi della Genesi.
Il signore disse ad Abramo: Vanne dal tuo paese, dal tuo parentado, e dalla casa di tuo padre, al paese che ti farò vedere. Genesi 12 :1
Questo testo ci invita appunto a “defusionare”, a rinunciare a quello che ci è più caro, la nostra patria, nostra madre e nostro padre. Queste rinunce sono difficili e spesso dolorose ma ci aprono le porte della realizzazione personale permettendoci di accedere a spazi nuovi. Senza queste rinunce le nostre vite rimangono sterili. Ma se accettiamo la legge della rinuncia, una vita feconda ci attende.

Prima di arrivare alla simbolica del Dieci nella storia d’ Abramo, ricordiamo che questa simbolica è costantemente presente nel testo biblico. I primi capitoli della Genesi ci dicono che il mondo è stato creato in sei giorni ma se leggiamo attentamente questo testo vedremo che è stato creato da dieci Parole. La legge che Mosè ha ricevuto sul Monte Sinai dopo l’episodio delle Dieci piaghe d’Egitto comporta ugualmente dieci Parole (è proprio il significato di Decalogo). Quelli che approfondiscono la Cabala meditano sui dieci attributi (sefirot) della divinità.

Non ho tempo di entrare nei particolari di tutti questi interessantissimi punti. Vorrei semplicemente insistere sul Dieci che esige un cambiamento di piano. Una vera rivoluzione si deve fare per arrivarci. S’accompagna molto spesso ad un cambiamento di nome.
Ricordatevi dell’importanza del nome: Bic, l’abbé Pierre, YSL, Axa, Publicis, Papa Francesco. Abramo è il frutto d’un cambiamento di nome. Vediamo come si è fatto questo cambiamento di nome.

Nella tradizione ebrea, come nelle trazioni semiti, lettere e nomi sono tutt’uno. Il decimo numero, quindi, è legato con la decima lettera (la yod) come il quinto numero è legato con la quinta lettera (la hé). Questa decima lettera è la lettera più piccola dell’alfabeto. È la Yod che ha dato in greco la iota e la i in francese e italiano. Vediamo il potere di questa piccola lettera.

Se, prima del cambiamento di nome, Abraham si chiamava Abram, Sarah si chiamava Saraï. La coppia d’Abram (padre elevato) e di Saraï (mia principessa) era sterile. Nel momento in cui la «yod» (10) di Saraï si sdoppia e dà due «he» (2*5), cioè quando Abram diventa Abraham (padre d’una moltitudine) et Saraï diventa Sarah (principessa), una grande rivoluzione si verifica. Sarah non è più la proprietà d’Abraham. Non è più la sua principessa, è diventata principessa. Ella va verso se stessa, verso il suo destino di principessa e Abraham va, per conto suo, verso il suo destino di padre dei credenti nel Dio unico.

• Abraham e Sarah hanno rinunciato alla possessività e la loro coppia è diventata feconda. Hanno accettato di andare al di là del loro mondo parentale, della loro rappresentazione abituale del mondo, di partire alla scoperta di terre sconosciute, cioè insieme ognuno alla scoperta del proprio mondo. Non sarebbe questo il vero senso di questo versetto: Il signore disse ad Abramo: Vanne dal tuo paese, dal tuo parentado, e dalla casa di tuo padre, al paese che ti farò vedere. Genesi 12 :1?

Ogni versetto della Bibbia può essere interpretato almeno a quattro livelli. Il rabbino Léon Ashkénazi – un’autorità nel mondo ebreo – aveva rivelato all’astrologa Danièle Rousseau l’interpretazione più “segreta” di questo versetto. «Andare verso il paese che ti farò vedere» è in realtà andare ad esplorare il suo tema astrale. Che bel messaggio!

La casa X non è ovvia nell’immediato. Necessita una conversione, un ribaltamento di situazione. È Giacobbe che lotta con l’angelo e diventa Israele. È Saul che, sulla strada di Damasco, diventa l’apostolo Paolo. Solamente chi ha effettuato un tale ribaltamento di situazione può accedere alle benedizioni della casa X.

Un episodio del Vangelo è molto significativo di questa casa X. Quando Gesù ebbe dodici anni, racconta Luca, era venuto a festeggiare la Pasqua a Gerusalemme insieme ai suoi genitori e altre persone di Nazareth. Finite le festività, invece di ripartire verso Nazareth, rimase nel Tempio a discutere con i dottori della Legge. Con questo ritorno di Giove alla sua posizione di nascita, la sua casa X era attivata. Non si può più essere unicamente nel mimetismo della casa IV, ecco che la persona è all’ascolto di se stessa, che comincia a prendere coscienza della propria singolarità. Come ad Abramo, gli sembra necessario non seguire padre e madre ma dedicarsi agli affari di suo padre celeste.
Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".
Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?".
Ma essi non compresero le sue parole.

Conclusione

Come l’albero che si radica nel terrestre dove attinge all’acqua e ai minerali e nel celeste dove attinge alla luce, l’uomo si costruisce prima attraverso i legami della IV con sua madre, suo padre e i membri della sua famiglia per andare poi nella X all’incontro con se stesso. È l’accesso alla sua dimensione cosmica che lo rivela a se stesso e gli consente di lasciare padre e madre per potersi realizzare. Quando capta le energie del cielo, diventa capace di concepire un progetto personale originale e di imporsi le regole necessarie per metterlo in pratica.

Come diceva Einstein: “La caratteristica più nobile dell’essere umano risiede nella sua capacità di elevarsi al di sopra della semplice esistenza, sacrificando se stesso a uno scopo”.

Sarà primo quello che domina sul punto più alto del cielo
e ne spartisce a metà la sfera con un sottile tracciato;
ne occupa la posizione di vertice l’eccelsa dimora della Gloria
(davvero è questa la custodia che conviene ai fastigi più elevati),
per rivendicare a sé stessa qualunque preminenza e proclamare suo
ogni pubblico onore e regnare assegnando i più diversi ranghi.
Da esso il favore e tutte le forme del compiacimento popolare,
Amministrare la giustizia, legiferare per l’ordine universale
E legare genti straniere con propri trattati d’alleanza
E innalzare il nome di chiunque in conformità col suo destino.




Bibliografia
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Ichbiah D., Bill Gates et la saga de Microsoft, Pocket, 1995
Manilius M., Astronomica, Loeb, 1992
Manilius M., Les astrologiques ou la science sacrée du ciel, Bibliotheca Hermetica, 1970
Manilio M., Il poema degli astri (astronomica) Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori editore
Manilio M., Astronomicon, a cura di massimo candellero, Arktos - Carmagnola
Ptolémée C., le livre unique de l’astrologie, Nil, 2000