LA GEOMETRIA DEL CIELO
di Rosa Solè Gubianes

Innanzitutto, vorrei ringraziare Meskalila Nunzia Coppola dell’invito a partecipare a questo congresso, e anche l’Associazione Jayayavidya e il CIDA.

L’esperienza che posso portare, dopo circa trent’anni di lavoro con l’astrologia, è essenzialmente pratica: uno strumento di espansione per la coscienza che, insieme alla psicologia, apre le porte al potenziale interno che esiste dentro ogni essere umano. Nel momento in cui l’individuo si rende responsabile della propria vita, si apre alla pluridiversità dell’ambiente, contribuendo consapevolmente al suo sviluppo armonico.

Capire la motivazione vitale essenziale, il perché agisco così nella vita e il come voglio svilupparla, significa capire la struttura degli aspetti nel loro insieme, la geometria del cielo al momento della nascita. Possiamo dire che le posizioni planetarie (organi di espressione della psiche dell’individuo), i segni dello zodiaco (eredità genetica e archetipo dell’umanità) e le case (il mondo tridimensionale in cui viviamo) sono diversi livelli di espressione della personalità, ma l’energia fluisce attraverso l’insieme di aspetti, dall’interno verso l’esterno. In realtà, il processo d’individuazione è un processo per esprimere, esternamente, la motivazione inconscia interna, la conferma di chi sia la persona, lasciando da parte i condizionamenti alle aspettative dell’ambiente.

L’insieme strutturale degli aspetti è composto di figure, e ogni figura –oltre alla sua connessione con pianeti, segni e case, possiede una motivazione specifica in rapporto alla motivazione vitale dell’essere umano, ecco perché l’importanza della geometria del cielo.

Esistono diversi lavori connessi con le motivazioni e le figure degli aspetti; personalmente, io utilizzo il corpus creato da Bruno, Louise e Michael Huber, nel loro lavoro di più di 40 anni nell’A.P.I. (Astrologisch Psychologist Institut), largamente conosciuto nel mondo astrologico. Esso si basa sulla tradizione tolemaica in cui si mettono in relazione le qualità degli aspetti con i pianeti reggenti dei segni tolemaici, aggiungendo gli aspetti di semisestile e quinconce. Oltre ad essere il più completo di tutti, questo metodo ha dimostrato a livello pratico la sua utilità.

Un po’ di storia

L’astrologia è la più antica di tutte le scienze. Spesso si afferma che è la madre di tutte le scienze, poiché dovette creare, necessariamente, altre scienze come la matematica, l’astronomia e altre, in modo da poter rendere utilizzabili le loro funzioni artigianali e le conoscenze delle leggi naturali.

La storia dell’astrologia è cominciata alcuni millenni fa. Le prime tracce della scienza astrologica datano di cinquemila anni. Comunque, se parliamo di un vero sistema, di una concezione dell’astrologia che abbia potuto trasmettersi in modo completo, la troviamo soltanto duemila anni fa. Sebbene prima di questa data nulla venisse, espresso per scritto, l’astrologia ha un’esperienza di diversi millenni. Innumerevoli generazioni di astrologi si sono dedicate allo studio di questa scienza, osservando le stelle e gli esseri umani per cercare di dedurre regole da poter essere trasmesse.

La geometria del cielo ha affascinato l’umanità dai primordi della sua esistenza; da sempre l’uomo ha immaginato un universo geometrico. L’idea che il cielo girasse intorno alla terra, fece pensare anche ad un cerchio ruotante intorno a un asse. Più tardi, i grandi filosofi greci supposero un universo sferico con una successione di sfere cristalline concentriche ruotanti su di un asse. I Greci vedevano nella sfera il simbolo della perfezione, attribuibile ai soli dei e ai loro domini: i cieli, che allora giravano intorno al loro centro, la Terra.

La convinzione che il Cielo girasse intorno a un pianeta immobile permase, finché Nicola Copernico, nel XVI secolo, suggerì il sistema eliocentrico, spostando la Terra dal centro dell’universo. La sua idea del sistema solare presentata nel libro La Rivoluzione dei Corpi Celesti fu così radicale, che da allora qualsiasi pensiero radicale fu chiamato rivoluzionario. Il sistema di Copernico poneva il Sole nel suo centro, mentre la Terra diventava un pianeta di più, l’ordine dei fattori cambiava, ma la loro geometria era essenzialmente simile: sfere cristalline concentriche ruotanti su un asse. Un secolo più tardi, Johannes Kepler, senza neanche desiderarlo, avrebbe completato il tutto con l’innocente idea di perfezione nel firmamento.

Il grafico astrale è la rappresentazione bidimensionale della geometria delle posizioni planetarie, corrispondenti a un momento e un luogo determinati, e per la sua interpretazione si usano simboli.

I simboli sono concetti astratti che attraverso varie interconnessioni vengono formulati in differenti modi concreti. Tutti sappiamo che per gli astrologi la cosa più importante è imparare a capire come funzionano queste relazioni, non soltanto da un punto di vista teorico, ma paragonandolo con la realtà della persona. Studiare astrologia significa studiare l’essere umano. Vi è un nesso in comune con la psicologia, per cui la combinazione di ambedue crea la psicologia astrologica, con lo scopo di sapere qualcosa in più sulla natura del genere umano.

La psicologia come strumento parallelo

Non vogliamo entrare nei dettagli dello sviluppo di questa disciplina, né dei suoi autori più noti perché non è lo scopo di questo lavoro. Soltanto un breve commento per dire che nel corso del XX secolo, la Psicologia ha sviluppato numerose teorie sulla motivazione umana. Il termine motivazione proviene dal latino “muovere”; secondo Roberto Assagioli, la motivazione inevitabilmente significa valutazione, e questa è essenziale. Una vera valutazione implica, a sua volta, una scala di valori che sono l’espressione di un concetto o filosofia di vita e di una concezione del mondo. Ogni persona la possiede, anche se poche volte lo confessa a se stessa; a volte è vaga, confusa o contraddittoria. La chiarificazione, il fatto di diventare consapevoli della posizione o atteggiamento che abbiamo di fronte al mondo, è un prezioso frutto di quest’analisi. È evidente che il proposito o meta verso cui la volontà sarà indirizzata, deve avere un’intensa valutazione positiva. Ecco dove l’astrologia assume un ruolo protagonista.

Roberto Assagioli, pioniere del movimento della psicologia umanista, insieme a Rogers, Rollo May e Maslow, è il creatore della Psicosintesi che, nella sua essenzialità, tratta del processo di crescita e integrazione degli elementi che si presentano, in precedenza, separati nell’essere umano. Secondo i principi della Psicosintesi, ognuno di noi ha uno stimolo naturale verso la propria evoluzione. Noi possiamo indirizzare, consapevolmente, questo processo se ci sono offerte le conoscenze teoriche e pratiche che lo agevolano.

L’astrologia come strumento di diagnosi

Per uno psicologo, il fatto di stabilire la diagnosi suole essere un processo lento e complicato che si può protrarre durante un certo tempo dipendendo dal metodo usato. Con i mezzi disponibili oggigiorno, spesso, dopo alcuni mesi, è possibile trovarsi molto vicino al problema, ma questo non si è ancora trovato. E qui l’astrologia ha un ruolo rilevante, giacché si può utilizzare come strumento che permetta capire rapidamente i problemi essenziali di una persona, riconoscere la motivazione reale, le radici dei problemi e le sue capacità. L’oroscopo riflette la struttura causale della persona e la sua essenza. È il simbolo dell’esistenza umana. In questo possiamo vedere le strade di autorealizzazione, strade che ci guidano a ciò che la persona ha di più personale e individuale.

La struttura di aspetti, la geometria del cosmo al momento di nascere, ha un significato fondamentale. Rappresenta lo schema di connessioni della coscienza dell’essere umano. Risiede nelle profondità della coscienza e appena si percepisce dalla superficie e, di solito, la persona ha molto poca (o nessuna) coscienza di questo livello. Sono le forze motivanti essenziali profondamente affermate nell’essere umano che danno senso alla sua vita. La figura di aspetti mostra in quale direzione vuole crescere l’essere umano; riflette i bisogni più profondi della persona, bisogni che diventano i criteri più importanti quando la persona si trova in una crisi vitale.

Negli ultimi decenni, la psicologia ha aggregato la nozione di flusso, il cui antecedente più diretto si deve individuare nell’idea di “sfida ottima”, come punto di incontro tra il livello di difficoltà del lavoro, caratteristico di un’attività, e le capacità di cui dispone una persona per risolvere la situazione problematica. A questo punto, l’attivazione motivazionale non dipende soltanto dalla novità o interesse intrinseco del lavoro in questione, ma dalla corrispondenza tra questa e le risorse personali che si hanno per far fronte alla situazione. Insomma, l’origine della motivazione intrinseca non dipende soltanto dalle proprietà collettive che hanno determinato gli oggetti, ma da un adeguamento equilibrato tra competenza dell’individuo e sfida coinvolta nel lavoro.

Nel seguente grafico dell’A.P.I. è stato elaborato uno schema delle diverse parti in cui si deve valutare la struttura degli aspetti per ottenere un’immagine quanto più nitida possibile della motivazione vitale della persona:

Come esempio, se lo compariamo con la struttura degli aspetti del grafico natale di Galileo, seguendo l’ordine della piramide in discesa, prima abbiamo un’immagine dell’insieme degli aspetti, e poi osserviamo l’effetto dinamico che questa produce. L’area centrale è quella in relazione con la motivazione e il potenziale della coscienza, in cui osserviamo le figure che formano la motivazione vitale: due triangoli uniti dallo stesso aspetto e due linee (una tra Giove/Saturno e Marte, la seconda tra la Luna e Venere). Una motivazione mista: cardinale/dinamica: sfide, stimolo all’espansione e alla conquista dello sconosciuto (motivazione cardinale) e quella di lavoratore instancabile, con la capacità di elaborazione e sintesi a partire dalla propria esperienza (triangoli di efficienza tra il Sole, Urano e Nettuno e di apprendimento che coinvolgono anche il Sole e Nettuno ma con il Nodo Nord).

L’astrologia ha una concezione dell’essere umano, un modello strutturato di com’è fatto. È un modello semplice e chiaramente strutturato. Con l’oroscopo, possiamo riconoscere le qualità essenziali di una persona in modo eccezionalmente rapido. Dall’insieme delle figure degli aspetti (struttura), possiamo ricavare conclusioni essenziali sulla motivazione e la ragion d’essere della persona.

Come terapeuta, ho costatato molte volte che la questione del senso della vita occupa il primo piano tra la maggioranza della gente, sia quando è o non è evidente, sia quando la persona ne è consapevole e sia quando non lo è. Ecco perché la geometria del cielo, la struttura degli aspetti è così importante per capire la motivazione vitale interna. Qui, il ponte tra la psicologia e l’astrologia è di una grande ricchezza, giacché sebbene un oroscopo sia lo specchio di una persona, l’essere umano è enormemente complesso.

Esempi pratici

Si possono formare 12 figure triangolari diverse con i 7 aspetti principali, multipli di 30 gradi , e 31 quadrangolari basilari; queste figure hanno una motivazione vitale propria, indipendente dai pianeti, dai segni e dalle case coinvolte. In qualche modo, le possiamo descrivere come “i mattoni” della struttura globale degli aspetti, come parti che compongono il disegno celeste al momento della nascita.

A quelli che possono essere interessati a lavorare su questo tema per sperimentare le diverse figure, consigliamo di il software Astro-Nex, che si scarica gratuitamente dal web www.astro-nex.com.

Seguono, alcuni esempi, scelti a caso, sul rapporto tra la motivazione vitale e il significato delle figure degli aspetti, perché non è possibile fare un’esposizione dettagliata del loro insieme.

Francesco Petrarca, nato a Arezzo il 20 luglio 1304, fu ritenuto insieme a Dante e a Boccaccio uno dei primi umanisti dell’Italia del XVI secolo, quando il Medioevo non era ancora finito,.

Petrarca esaltò la condizione umana e conciliò il cattolicesimo medievale con i valori etici del paganesimo romano.

Nella sua carta spiccano due figure: il Gran Triangolo di Talento che unisce i pianeti transpersonali Urano e Plutone con Venere, e la figura Oscillo che unisce il Sole, la Luna e Saturno con Nettuno.

Nei grafici allegati possiamo vedere le figure separate (talento grande e oscillo):

       

Non vogliamo entrare nei dettagli della sua biografia perché è facile averla attraverso Internet, ma vogliamo soltanto commentare che la motivazione del Gran Triangolo di Talento è quella di mostrare una qualità eccellente o talento innato con cui si è capaci di comprendere un’ampia gamma di esperienze, che rendono la personalità più definita. I pianeti che determinano questo tipo di talento, di solito, appartengono allo stesso elemento (in questo caso Aria), e ciò suggerisce che il talento appartiene alla natura di questo elemento.

Questa è una qualità totale che, se si possiede liberamente, permette che il talento cresca e si sviluppi in modo profondo, attraendo continuamente sostanze ed esperienze nuove, essendo questa la qualità mutabile del Triangolo.

Non ci sorprende, quindi, che la sua opera principale Il Canzoniere, pubblicata originariamente sotto il nome di “Rime in vita e Rime in morte di Madonna Laura”, sia dedicata alla donna che avrebbe idealizzato nei suoi poemi.

L’altra figura, l’Oscillo è unita a un aspetto di opposizione a Giove, la motivazione della figura geometrica è molto speciale perché raggruppa tutti gli aspetti in una stessa configurazione, evidenziando una persona con capacità insospettabili, sulla base che tutto è questione di volontà, coscienza e organizzazione (i tre colori degli aspetti coinvolti) relazionata con il suo grande apporto letterario e filosofico, precursore del Rinascimento.

Un altro esempio sono le figure Scenario e Trapezio, presenti nei grafici natali di Umberto Eco e Pier Paolo Pasolini:

       

       

Lo Scenario è una figura quadrangolare, poco comune, formata da due semisestili, due quinconci, un’opposizione e un trigono. Familiarizzata con molti ruoli e sottopersonalità, li sa manovrare per evocare il necessario in ogni momento, allo scopo di migliorare la loro capacità di differenziazione per trovare la soluzione adatta ad ogni momento. Nel caso di Umberto Eco, questa figura si trova tra l’asse dell’esistenza e quello dell’incontro.

Il Trapezio, nella carta di Pier Paolo Pasolini, comprende il centro del grafico, è formata da quattro triangoli di apprendimento, cioè, si tengono diversi processi di apprendimento allo stesso tempo, in differenti aree della vita. Inoltre, tutto ciò che s’impara in un’area, non dovrà necessariamente andare d’accordo con quello che succede nelle altre. Perciò, la gente che ha queste figure sembra non sapere dove sia esattamente, giacché tutto è un processo costante di cambiamento e di crescita. Le loro quadrature comportano anche che siano riluttanti al fatto di adattarsi continuamente alle condizioni variabili, sia all’interno come all’infuori di sé stessi, e hanno bisogno di lunghi periodi di assimilazione e rilassamento tra le diverse fasi di apprendimento. Comunque, queste figure tendono a produrre vite singolari, interessanti e aspetti multipli con tutto il potenziale per portare a termine una grande varietà di esperienze. Nell’analisi finale, la sicurezza che porta alla persona che possiede il Trapezio consiste nel fatto di accettare che la vita è un processo continuo di cambiamento e apprendimento.

Finalmente l’esempio di Roberto Assagioli:

La moltitudine di figure presenti ci parlano della complessità, della motivazione vitale del pioniere e fondatore della Psicosintesi. Si possono osservare tra i più importanti, un gran Quadrato di Efficienza e Rendimento tra il Sole, la Luna, Giove e Plutone, un Rettangolo Mistico o del Senso tra Giove, Saturno, Venere e Plutone, una figura Sabbia tra il Nodo, la Luna, Giove e il Sole, un Rettangolo di Ambivalenza tra Sole, Plutone, Giove e Saturno, e un Triangolo Dominante di Apprendimento tra il Nodo, Giove e il Sole.

Riprendendo la piramide della valutazione della motivazione finale, nel grafico natale di Assagioli sono presenti le tre motivazioni –cardinale, fissa, mutevole-, cioè la parte pioniera e delle sfide (linee Mercurio/Urano e Marte/Nettuno); la motivazione del costruttore (figure quadrangolari), così come la flessibilità e l’interesse per le relazioni umane. È possibile che questa geometria complessa, il bisogno di capire la sua motivazione interna, le sue diverse sottopersonalità, sia ciò che lo aiutò a sviluppare una gran capacità di comprensione di tutto ciò che è umano, raffigurata nella sua abbondante opera scritta.

“La sete di conoscere costituisce una delle differenze più chiare tra l’uomo e gli animali. Questi mostrano soltanto desiderio di conoscere ciò che riguarda direttamente i loro bisogni e istinti: ricerca di cibo, difesa, ecc. Soltanto l’uomo possiede il desiderio di conoscere per conoscere. Questa tendenza si rivela in lui già da piccolo: questi famosi “perché” dei bambini che devono essere saggiamente utilizzati dagli educatori. I bambini non vanno mai repressi o scoraggiati, mai ridicolizzati; non dobbiamo dargli un “niente, niente” per risposta, perché deducono o intuiscono molto più di quanto crediamo. La loro mente è concreta, per cui non dobbiamo parlar loro in termini astratti; non hanno preconcetti, sono liberi da ostacoli. È adeguato rispondere ai bambini tramite analogie, parabole, simboli” (Roberto Assagioli. Psicosintesi. Essere Traspersonale: la nascita del nostro Essere Reale. Gaia Edizioni 1996)

Rosa Solé Gubianes
Coordinatrice della formazione a distanza della Scuola Spagnola Huber di Consulenza Astrologica. http://www.escuelahuber.org e-mail: escuelahuber@telefonica.net

Rosa Solé, docente di Historia per la UCB e di Psicología per la UOC, è astrologa professionista dal 1982. Ha studiato presso la Faculty of Astrological Studies di London (D.F.Astrol.S.) e presso l’Istituto di Astrologia psicologica in Svizzera (Dip. A.P.I.). Nel 1993 ha completato la sua formazione come Terapeuta in Tecniche di Psicosintesi presso «Centre for Psychosynthesis Studies» in Inghilterra. Dal 1990 dirige la formazione a distanza della Scuola Huber spagnola. È socia fondatrice della «Associación d'Astrologia de Catalunya, Cyklos», per la quale è stata presidente dal novembre 1994 al maggio 1996. È autrice di numerosi articoli pubblicati sul Bollettino della Scuola, su riviste nazionali e internazionali. Ha collaborato per il libro El Prisma astrológico y la dimensión humana pubblicato nel 1994 per la sua Scuola. È specializzata in Pedagogia e Psicologia astrologica. www.escuelahuber.org


Astrodate degli esempi
Galileo Galilei: Pisa, 15 Febbraio 1564, 15:30 h.l.
Francesco Petrarca: Firenze, 20 Luglio 1304, 4:30 h.l.
Umberto Eco: Alessandria della Rocca, 5 Gennaio 1932, 18:30 h.l.
Pier Paolo Pasolini: Bologna, 5 marzo 1922, 6:30 h.l.
Roberto Assagioli: Venice, 27 Febbraio 1888, 12:03 h.l.