JFK LE QUALITÀ DELL'ANIMO SECONDO LA TRADIZIONE
di Fabrizio Corrias

Mentre la Psicologia razionale ha la sua origine, in tempi immemori, nello studio speculativo dei fenomeni psichici attraverso la filosofia; la Psicologia scientifica o sperimentale ha avuto inizio dapprima con l’empirismo inglese del XVIII secolo, andandosi poi strutturando nel XX secolo.
Ciò che rappresenta la Psicologia razionale è la ricerca filosofica intorno al concetto di anima e di coscienza.
La Psicologia scientifica, con metodi diversi a seconda delle scuole, compie studi di laboratorio circa i meccanismi della percezione e dell’apprendimento, l’evoluzione della personalità, l’interazione tra individui, i fenomeni dell’inconscio, ecc.
E’ proprio in forza di questa Psicologia razionale, sempre presente nella filosofia dei grandi maestri del passato, che l’Astrologia ha elaborato procedure atte all’analisi delle caratteristiche dell’animo umano.
Ma cos’è l’Anima? Il termine deriva dal latino anima, il quale ha origini simili al greco ánemos, il quale indica il vento. Anima ha lo stesso senso di spiritus, in greco pnêuma, aria, soffio, respiro, che sta ad indicare l’attività cosciente dell’uomo ed il principio della vita in genere.
Secondo Aristotele è “l’immateriale presente nel materiale” e “di essa sappiamo che esiste solo perché ne conosciamo gli effetti”. Essi sono la vita nelle varie espressioni.
Proclo (filosofo greco neoplatonico, 412-485 d.C.) afferma che l’anima è il logos (principio, parola), ratio (misura, rapporto, progetto), esso è una formula matematica che si autogenera riempendosi di vita. Le configurazioni matematiche non sono altro che le disposizioni degli astri sulle quali opera l’astrologo. L’Astrologia si è sviluppata in tutti i contesti, sociali, etnici, filosofici e religiosi; una sorta di conoscenza trasversale, una vera e propria “spugna culturale”.
La filosofia che più di tutte ha influito sull’Astrologia è quella aristotelica. Aristotele divide l’animo in tre parti:

- l’anima vegetativa;
- l’anima sensitiva;
- l’anima intellettiva o razionale.

Ricordiamo sempre che in realtà questa divisione non sottintende tre entità separate, ma un tutto organico, dotato di funzioni o facoltà diversificate. Le tre parti dell’anima sono spiegabili con le funzioni di quelle che la precedono più un quid che le è particolare. L’intellettiva agisce anche sulle funzioni sensitive e vegetative. La sensitiva agisce anche sulle funzioni della vegetativa. La vegetativa agisce solo su di essa.

L’anima vegetativa governa le funzioni della nascita, nutrizione, crescita e riproduzione. Essa rappresenta la vita nella sua espressione più elementare e la funzione della riproduzione, in quanto processo vitale che rende eterna la vita stessa. L’anima vegetativa è posseduta da tutti gli organismi vegetali, dagli animali e dall’uomo.

L’anima sensitiva (emotiva, passionale, o patibile) presiede e governa le sensazioni, gli appetiti ed il movimento. L’essere senziente possiede i sensi, i quali in potenza sono in grado di percepire sensazione. Ciò anche in assenza di stimolazioni sensoriali. Nel momento in cui un occhio è colpito dalla luce vede, un orecchio percepisce un suono e ode, una mano tocca qualcosa e sente, ecc. La sensazione si forma quando il senso è stimolato dall’oggetto sensibile e da atto in potenza (capacità potenziale) diviene in atto (capacità esperita, esperienza sensoriale). Ogni senso ha un sensibile proprio (es.:l’occhio la luce). Vi sono poi altri sensibili, detti sensibili comuni, che richiedono la partecipazione di più sensi: moto, quiete, figura e grandezza. Mentre la percezione dei sensibili propri è infallibile quella dei sensibili comuni è soggetta ad errore.
Dalla sensazione poi derivano la fantasia e la memoria. La memoria acquisita forma l’esperienza.
La sensazione genera l’appetito ed il movimento. L’appetito è il motore che determina il movimento; il desiderio spinge gli esseri a muoversi verso l’oggetto del desiderio.
L’anima sensitiva è posseduta dagli animali e dall’uomo, sebbene anche le piante posseggono almeno un senso.

L’anima razionale agisce similmente all’anima sensitiva. Come l’anima sensitiva l’animo razionale diviene simile, in potenza, alla cosa pensata. Di conseguenza l’intelletto deve essere neutrale, non avere alcuna natura particolare. Ed è questa la ragione per la quale Aristotele vede l’a.r. non commisto al corpo. Se lo fosse acquisirebbe immediatamente una qualche natura specifica. L’intelligenza diviene così “capacità e potenza di conoscere le pure forme”. L’intelletto, poi, è definito da Aristotele come proveniente dal di fuori e, solo esso, divino. L’anima vegetativa e quella sensitiva proverrebbero, invece, dal seme maschile. L’intelletto resta per tutta la vita nel corpo e, pur non essendo Dio, ha i caratteri del divino.
Perché sia possibile la previsione astrologica ce lo dice S.Tommaso:

“La maggioranza degli uomini segue le proprie passioni, che sono i moti dell’appetito sensitivo, in cui agiscono i moti dei corpi celesti; ma pochi sono i saggi capaci di resistere a queste passioni. Di conseguenza gli astrologi sono in grado di pronosticare il vero nella maggioranza dei casi, specialmente in termini generali.”

Per quanto riguarda l’animo vegetativo e l’animo sensitivo l’uomo è sottoposto alle influenze astrali. Il che è come dire, con un linguaggio odierno, che ognuno ha un DNA suo proprio sul quale nulla può fare. In questo senso l’uomo è sottoposto agli influssi celesti e quindi al determinismo. “Ma pochi sono i saggi capaci di resistere a queste passioni.” La saggezza permette all’uomo di resistere alle passioni, ed essa è: “accortezza nel giudicare, nel fare scelte, nell’operare”. Queste facoltà risiedono nell’animo razionale. E’ perciò l’animo razionale che permette all’uomo la consapevolezza ed il libero arbitrio. Ciò che ci dice S. Tommaso è terribilmente vero: “Di conseguenza gli astrologi sono in grado di pronosticare il vero nella maggioranza dei casi, specialmente in termini generali.” Gli esseri umani sono, nella maggioranza dei casi, privi o carenti di libero arbitrio e per questo prevedibili.

Tolemeo, nel Quadripartito, in relazione alla tripartizione dell’animo, fornisce ulteriori informazioni che fungono da fondamentale ponte tra la filosofia e l’astrologia. Ricordiamo che, nella teoria musicale di formazione degli aspetti, all’opposizione corrisponde l’intervallo di ottava, al trigono quello di quinta ed al quadrato quello di quarta. In questo brano si compie una fondamentale analogia tra la teoria musicale, di pitagorica memoria, gli aspetti e la suddivisione dell’animo.

“Così come la quinta è più prossima all’ottava della quarta, ovvero è più consonante, allo stesso modo la facoltà sensitiva è più prossima a quella intellettiva che non la vegetativa, in quanto partecipa in certo modo alla percezione: ove vi è permanenza dell’essere non sempre vi è sensazione, ove vi è sensazione non sempre vi è intelletto; al contrario, ove vi è sensazione vi è anche l’essere, ove vi è intelletto vi è anche sensazione ed essere. Così è negli intervalli: ove vi è la quarta, non sempre vi è la quinta, ove vi è la quinta non sempre vi è l’ottava, ma la quinta contiene sempre una quarta, un’ottava sempre una quinta e una quarta; queste invero sono accordi armonici non perfetti e provengono dalla composizione, quella (l’ottava) è perfetta.”

Per completezza diremo che tutti questi intervalli hanno origine nell’unisono, che è rappresentato dalla congiunzione, la quale comprende in sé tutti gli altri intervalli musicali, quindi tutti gli altri aspetti.

Dopo questa piccola ma necessaria introduzione avviamoci a illustrare, applicandoli ad un esempio, i metodi e le tecniche astrologiche per valutare e giudicare le qualità dell’animo. In realtà ci apprestiamo ad un’analisi dell’animo sensitivo e di quello razionale, fornendovi i risultati già confezionati dell’animo vegetativo, che viene valutato quando si effettua lo studio del Temperamento. L’analisi delle qualità dell’animo è solo una parte dell’analisi di una genitura, ma a questa ci atterremo per ragioni di spazio e didattiche. Il Temperamento viene studiato per primo in quanto è quello che si forma per primo, seguito, più lentamente, dalla formazione dell’animo emotivo e razionale.
Per far ciò abbiamo scelto una genitura (tema natale) col metodo più imparziale e fruttuoso che conosciamo, la casualità (accidentalità, fortuità, frutto del fato).
Il personaggio famoso è John Fitzgerald Kennedy.

John F. Kennedy (JFK), nasce a Brookline (MA), il 29.05.1917, alle15h00' EST (20h00'TU).

Alcune note biografiche per iniziare:
Secondogenito di una ricca famiglia di origine irlandese, da giovane visse all’ombra del fratello maggiore Joe, morto durante la seconda guerra mondiale. Nonostante non avesse quasi mai la meglio cercava continuamente di competere con lui senella colonna, problemi alla prostata, malaria,za mai darsi per vinto.
La sua infanzia fu segnata da un padre molto esigente, il quale pretendeva che i figli lo superassero. Si laureò presso l’Harvard University e School of Economics a Londra, divenne ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale e venne decorato per aver salvato alcuni membri della piccola unità che comandava.
La sua salute fu sempre costellata da periodi di crisi a causa di vari problemi di salute, osteoporosi d tuttavia non si dava per vinto e cercando di non mostrare le sue sofferenze.
“...uomo intelligente, sensibile e coraggioso, seppe affrontare le sfide del suo tempo con grande umanità e prudenza...”, “dovette anche imparare a fare i conti con quell’irresistibile attrazione per l’altro sesso che lo portò ad intrecciare numerose relazioni extraconiugali che rischiarono di compromettere reputazione e credibilità.”
“Kennedy aveva fama di essere un amatore inesauribile e sembra che si facesse procacciare le donne dai gangster, dagli amici di Hollywood e dagli agenti del servizio segreto.”
Anche i suoi avversari politici, i repubblicani lo giudicavano così: “molto intelligente...attraente...simpatico...e politicamente preparato...furbacchione saccente...milionario...cacciatore di prime pagine.” I giudizi dei suoi compagni di partito erano invece: “sincero...senza paura di esprimere le proprie idee...troppo schietto.”
Dotato di un buon senso dell’umorismo e dell’ironia, dopo 3 mesi che era stato eletto senatore, nel 1952, affermò: “Ho pensato spesso che il paese se la caverebbe meglio se noi senatori e i fattorini ci scambiassimo gli impieghi.”
L’idea di diventare il primo presidente americano cattolico l’aveva da sempre intrigato.

L’analisi dei Significatori

In questa nostra trattazione seguiremo, per linee generali, gli insegnamenti della Tradizione e le linee proposte dalla Scuola di Cielo e Terra.
Nell’astrologia della Tradizione si analizzano i vari argomenti individuando, per primi, i significatori dell’argomento. Per l’argomento delle qualità dell’animo i significatori da prendere in considerazione sono la Luna e Mercurio.
La Luna, già significatore importante dello studio del Temperamento (animo vegetativo), congiunge la parte più spirituale dell’uomo alla parte corporea. Entra in questo argomento in quanto “indica ampiamente come corpo ed anima nel linguaggio classico, corpo e psiche nel nostro siano interdipendenti, e ciò che accade all’uno non sia senza conseguenze anche sull’altro. La Luna inoltre viene posta come agente che collega l’istinto (ascendente) all’intelletto (Mercurio)” . Per descrivere le funzioni della Luna citiamo un bellissimo brano, citato da G.Bezza, di Valentino Nabod:

“Convengono alla Luna quelle facoltà dell’animo che sono più terrestri e più percettibili ai sensi: la pietà o l’invidia, la sospettosità, la gravità o la leggerezza, la facilità o la difficoltà, la giustizia o l’ingiustizia, l’equità, la forza, l’audacia, la timidezza, la temperanza o l’intemperanza, l’abulia, l’ebbrietà, la liberalità o la prodigalità.”

Mercurio è il “maestro della proporzione” rappresenta l’intelletto, ” le inclinazioni dell’animo razionale, ma anche della qualità e talvolta della quantità dell’intelletto.” Sempre dal Nabod cogliamo quest’altra descrizione di Mercurio:

“Mercurio invece è l’intelletto. Riguarda l’intelletto e l’elaborazione dei pensieri, la capacità fantastica, e questo per la facilità del moto di Mercurio, per la leggerezza del suo moto, e per la sottigliezza della sua emanazione luminosa.”

Descritti sommariamente i due significatori passiamo alla genitura di JFK per procedere a rilevare lo stato essenziale ed accidentale dei significatori, come da prassi.
Iniziamo col render conto della rettifica che abbiamo operato circa l’orario ufficiale dichiarato dalle fonti. L’ora di nascita risulterebbe essere le 15h00' EST (20h00'TU). La rettifica da noi effettuata, mediante l’uso delle Direzioni, anticiperebbe di 6 minuti circa l’ora di nascita, che risulterebbe essere: 14h54’ EST (TU-5h).
Ecco la genitura di JFK




Iniziamo analizzando la R:
Fase lunareil 28-05 23h33’(TU) si compieva il 1° quarto. Luna Crescente, dopo 1° quarto e visibile.
Latitudine4°46’ S – la latitudine è calante e prossima al Ventre Australe (5°18’).
Il segnoLa Luna transita in Vergine, segno mobile.
La casaCasa 11a, casa succedente. Sestile all’Ascendente. Incongiunta al MC.
Velocità12°01’ (vel. media 13°11’) - Lenta

La stessa analisi la effettuiamo per S:
Fase epiciclicaalle 12h11’(TU) del 29-05 compiva la stazione mattutina tornando diretto. Invisibile.
Latitudine3°38’ S – il 3-06 raggiungeva il ventre S a 3°56’ – latitudine calante e prossima al Ventre Australe.
Il segnoMercurio transita in Toro, segno fisso.
La casaCasa 8a, casa succedente. Incongiunta all’Ascendente. Sestile al MC.
Velocità0°01’(vel. media 0°59’08") – stazionario/lento


Aspetti o testimonianze tra i significatori dell’animo

Gli aspetti che considereremo sono sia quelli ecclittici, quelli mundani o orari e quelli di declinazione. Per testimonianze si intende un qualsiasi tipo di relazione (ricezioni, mutue ricezioni, governo di ambedue i significatore da parte di uno stesso pianeta).
Nel nostro caso il compito è semplice in quanto tra R e S sta perfezionando (applicativo) un trigono eclittico con circa 3°32’ di orbita, nonche un’equidistanza meridiana con 0,31 DH di orbita ma separante. Il fatto che R e S hanno sia un trigono che un’equidistanza (aspetto molto potente) rafforza il rapporto tra i due significatori. Oltre a ciò v (invisibile) è il signore dei termini sia della R che S . Ma ancor più il fatto che, oltre al trigono, la R si trova nel Domicilio/esaltazione di S e S si trova nell’esaltazione della R, rende ancora più importante ed equilibrato il rapporto tra le due sfere. Trigono con mutua ricezione applicante. Il massimo!

Prevalenza della sfera emotiva o di quella razionale

Mentre la Luna ha da poco superato il primo quarto, Mercurio ha da poco superato la stazione mattutina. Le case occupate sono ambedue succedenti. Mercurio e Luna sono in mutua ricezione, ma la Luna si trova in un segno retto, mentre Mercurio è in un segno curvo. Possiamo perciò concludere che non si evidenzia una particolare prevalenza di una delle due sfere.

Ricerca del dominatore dell’animo


In A segniamo i domini, in B i dominatori dei significatori, in C gli aspetti dei significatori, in D l’eventuale configurazione dei significatori tra loro, in E le stelle fisse a loro unite. Non sono di secondaria importanza le stelle, poiché cooperano con la qualità delle loro luci al giudizio. In F i pianeti che per primi prendono l’applicazione dei significatori. Infine in G i dominatori.
Sia per il dominio sui due significatori, sia per l’aspetto alla Luna, sia per le stelle di natura Venere su ambedue i significatori, sia perchè Mercurio, privo di aspetto con Venere, ha però una ricezione con questa. Sia perché Venere compie la sua Levata Eliaca il 22 Maggio (quindi la fase è pienamente efficace alla nascita), diremo che T entra a pieno titolo tra i dominatori dell’Animo. La Levata Eliaca, inoltre, è il fenomeno più importante e significativo per una genitura. Dà all’astro un diritto di parola su tutti gli argomenti ed è una fondamentale forma di dignità.
L’altro dominatore dell’animo è uil quale, pur non vantando alcun dominio sui due significatori, forma aspetto con ambedue ed è il pianeta al quale ambedue si applicano per primi. Tale configurazione è definita, dalla Tradizione, congregatio radiorum o collectio luminis. Ciò significa che Marte prende le virtù di questi astri e le utilizza secondo la propria natura. Vedremo che questa non è proprio una notizia favorevole. Ricordiamo che se le separazioni sono riconducibili a ciò che si forma per primo, il corpo, le applicazioni sono da riferirsi all’animo sensibile e razionale.
Diremo perciò che i Dominatori dell’animo sono T e u .

Questo risultato è di per sé estremamente interessante. T e u sono significatori dell’animo passionale! Ciò indica un dominio delle passioni sull’animo sensitivo e razionale.
A questo punto, prima di passare alla fase interpretativa, analizziamo la condizione essenziale ed accidentale di Venere e Marte.


VENERE
Fase epiciclicaIl 22 Maggio compiva la sua Levata Eliaca vespertina.
Latitudine0°20’ N. Il 21-05 ha attraversato il suo nodo. Prossima al nodo.
Il segnoVenere transita in Gemelli, segno mobile. Nel suo termine.
La casaCongiunta alla cuspide della 9a, casa cadente.
Velocità1°14’ (vel. media 0°59’08") Veloce.
Stelle config.Bellatrix

MARTE
Fase epiciclicaOrientale, diretto, sotto i raggi del Sole.
Latitudine0°22’ N. Prossimo al nodo.
Il segnoMarte transita in Toro, segno fisso. Suo esilio.
La casaCongiunto alla cuspide della 8a, casa succedente, incongiunta all’AS.
Velocità0°44’ (vel. media 0°31’26") Veloce.
Stelle config.Botein(T) Coda dell’Ariete(T) Almach(T)


Possiamo quì annotare come le stelle congiunte con i significatori dell’animo passionale rafforzino ulteriormente il loro rapporto. Stelle di Marte con Venere e stelle di Venere con Marte.
Gli altri due significatori dell’animo passionale sono i luminari. Il Sole è con le Hyadi(T) e la Luna con le stelle della Chioma di Berenice(T). Ambedue gli asterismi danno indicazioni di eccessi libidici.
Le congiunzioni mundane dei significatori dell’animo passionale con asterismi di natura T sono così commentati da Giancarlo Ufficiale (amico ed ottimo cultore dell’Arte):
“Questi asterismi hanno in comune la proprietà di suscitare molta umidità....nella medicina ippocratica e nella protofisica aristotelica il desiderio sessuale è suscitato dall’umidità.”

Iniziamo l’interpretazione delle Qualità dell’Animo riportando quel capolavoro interpretativo rappresentato dal Cap. 14.Le qualità dell’animo del Libro III del Tetrabiblos di Claudio Tolemeo relativo al dominio congiunto di T e u sull’animo:

“La stella di Marte, familiare a quella di Venere ed in onorevole posizione, fa i piacevoli, gli ilari, amanti delle amicizie, che vivono lietamente, festosi, di umore allegro, ingenui e sinceri, graziosi ed armoniosi nei loro modi, amanti della danza, inclini all’amore, amanti dell’arte, imitativi, voluttuosi, organizzatori, virili, inclini a mal condursi negli amori; e inoltre abili a conseguire i propri scopi ed accorti, giacché hanno senno e consapevolezza, difficili a convincere, risolutori; sono inoltre desiderosi di giovani uomini e di giovani donne, sono spendaccioni, soggetti ad accessi di collera e gelosi. In posizione contraria fa le persone che lanciano bramose occhiate, lascive, inclini ai piaceri, indifferenti, maldicenti, adulteri, insolenti, falsi, orditori di inganni, corruttori nella propria e nell’altrui famiglia, e così come sono pronti nelle loro brame altrettanto rapidamente ne sono saziati. E sono corruttori di donne e di vergini, temerari, animosi, insubordinati, insidiatori, spergiuri, facili alle cadute e dementi; ed inoltre sono talora depravati, ricercano l’ornato e sono audaci, disposti al subire e all’impudicizia.”
Molto interessante la relazione dei significatori con gli angoli. Tra ragione e sensibilità vi è un’ottima integrazione che crea una personalità strutturata e capace di intelligenza emotiva. Visto dall’esterno può apparire come una persona che, a seconda dei contesti, ragiona ora con la testa, ora con il cuore. Questo è dovuto al fatto che mentre la Luna si trova in una casa sestile all’AS (l’istinto, l’animo vegetativo, il temperamento), mostrando un carattere disponibile e premuroso, la stessa Luna si trova in una casa che non forma aspetto (quelli tolemaici) al MC; significatore della ricerca dell’affermazione. Inoltre il fatto che la Luna si trovi in un segno mobile, come dice Tolemeo, rende “gli animi mutevoli, difficili a conoscere, istabili, che mutano volentieri proposito, doppi, sensuali, versatili...” Anche il fatto che la Luna si trova nella prossimità del Ventre Australe fà l’animo mutevole, multiforme e versatile.
Al contrario Mercurio, la ratio, non si mostra tramite il temperamento (AS), stante in ottava casa, la quale non osserva l’AS, mentre la stessa ottava casa forma un aspetto sestile con il MC. Per questa ragione la razionalità, l’organizzazione, la metodicità si mostra prevalentemente nell’ambito lavorativo o là dove si deve raggiungere una qualche meta. La stazione mattutina fà “l’animo riflessivo, perseverante, dotato di buona memoria, fermo, intelligente, magnanimo,che porta a compimento ciò che si propone, forte e severo, che non si illude, critico, operoso, che possiede la moderazione, atto alle scienze.” Questa propensione allo studio rinviene anche nell’invisibilità di Mercurio per fase eliaca. Il fatto poi che Mercurio si trovi in prossimità del suo Ventre Australe ci dice che l’intelligenza è versatile e quantitativamente abbondante. Altro fattore che favorisce l’intelligenza e tutte le questioni legate a Mercurio è il fatto che il suo signore (Venere) è con lui in ricezione.
A ricucire con l’AS il rapporto di Mercurio interviene Venere, Dominatore dell’Animo, la quale osserva con aspetto trigono l’AS. Ciò può significare che la sua gentilezza ed il suo interessamento per gli altri ha una base razionale; è frutto di ragionamento e di una naturale curiosità per ciò che lo circonda. Il fatto che il Dominatore dell’Animo sia in Levata Eliaca fa la persona ancora più affascinante, sicuramente di successo, per la sua naturale propensione a risplendere ed evidenziarsi tra gli altri; le sue qualità risultano più distinte e chiare, più robuste e schiette .
Per quanto concerne il temperamento di Venere, considerata la sua posizione nella sfera celeste ed in quella locale, nonchè gli aspetti, possiamo valutare che le sue qualità naturali: freddo e umido, sono sostanzialmente confermate. Tuttavia resta il fatto che Venere, pianeta notturno, si trova in una genitura diurna, il che comporta un qualche problema distemperamentale. Probabilmente il problema è riconducibile ad una certa dose di vanità e di un certo snobismo intellettuale (C 9a casa), peraltro mascherato dall’ironia (ric. Mercurio), il quale gli permette di dire cattiverie in un modo talmente elegante da essere difficilmente odiato.
L’altro Dominatore dell’animo, u, ha sicuramente una qualità malefica, fuori fazione, in debilità (esilio), invisibile, aggiunge all’animo mollezza, pigrizia.
Le stelle di natura Venere congiunte sia al Sole, alla Luna ed a Marte, evidenziano eccessi passionali.
L’equilibrio tra ratio ed emotività gli permette di superare facilmente i periodi di crisi, trovare facilmente le risorse per rialzarsi in seguito a cadute e una potente garanzia contro qualsiasi problematica psichica.
Possiamo perciò concludere che l’animo sensitivo, quindi la Luna, addetta alla percezione di ciò che ci circonda, riesce a fornire all’animo razionale dei dati chiari e chiara è, di conseguenza, l’elaborazione razionale.
Il fatto che uno dei Dominatori dell’Animo, Venere, sia il governatore dell’AS rende ancora più chiara la personalità, favorendone, nel bene e nel male, la sua espressione e mettendo in stretta relazione l’animo vegetativo con l’animo sensitivo e quello razionale. Inoltre il fatto che Venere sia configurata col Sole (cong. eclittica) ci avverte che le azioni del soggetto volgono al successo. Le problematiche più pesanti sono da ravvedere in Marte, l’altro Dominatore dell’Animo; esso introduce nel carattere una nota di corruttibilità tramite la mollezza dei costumi e la ricerca costante del piacere senza raggiungere sazietà.
Una personalità senz’altro eccezionale, ma con altrettante eccezionali zone d’ombra. Come ha detto un giornalista al termine di una serie di documentari su JFK:
“E’ morto al culmine della sua carriera, ma se fosse vissuto ancora un po’ sarebbe stato ricordato come uno dei più grandi scandali sessuali d’America. La morte ha salvaguardato la sua reputazione.”

La sua morte

In chiusura, anche se fuori tema, non resistiamo a sottolineare una di quelle congiunture astrologiche che fanno, di un’umana sventura, un caso da manuale. Ci riferiamo alla morte tragica di JFK avvenuta il 22 novembre 1963. Al di là delle tecniche previsionali tale evento poteva essere presagito dall’analisi della genitura?
La folta schiera di pianeti in ottava casa, per gran parte degli autori della Tradizione non significa “la morte”, ma ciò che riguarda la morte. Il luogo della morte è la settima (luogo del tramonto), mentre l’ottava ci informa delle grandi conseguenze della sua morte. Tuttavia settima ed ottava sono case attinenti la morte.
Ambedue i luminari sono congiunti con stelle veramente nocive. Il Sole è strettamente congiunto in mundo con Aldebaran(u), stella nociva, e con Algol(wv), di cui diamo questa breve descrizione:
“Nella versione di Enoch del de XV stellis ermetico, la figura di Algol è una testa umana dalla lunga barba, una testa virile, non femminea, il cui collo è macchiato di sangue.”
Sembra la descrizione del delitto. Algol è sempre stata considerata, tra altre cose, indicatrice di morte violenta. A completare questa breve rivista di malanni stellari rinveniamo la culminazione di Pollux(u): “quando culmina non fa generalmente morire di buona morte”, come ci ha scritto, venendo in nostro aiuto, la nostra amica, la Dott.ssa Lucia Bellizia, altra seria cultrice dell’Arte. Per i neofiti ricordiamo che, come tutte le questioni astrologiche, ogni dato non ha valore di per sé, ma solo se messo in relazione con tutto il resto della genitura.


Bibliografia:

G.BEZZA, Commento al primo libro della Tetrabiblos di Claudio Tolemeo, Ed. Nuovi Orizzonti, Milano 1992
G.BEZZA, I seminari di Roma, vol. I, Ed. Cielo e Terra, Roma 2000
“I grandi filosofi”, vol. 3 – Aristotele, Ed. speciale per Il Sole 24 ORE, Milano 2006
Enciclopedia di Filosofia Garzanti, 1982
“Tetrabiblos” Libro III cap. 14 trad. G.BEZZA
G.UFFICIALE “Predisposizioni amorose”, dispensa del Corso di Astrologia della Scuola CIDA “Almugea”
G.UFFICIALE “Le inclinazioni psicologiche” dispensa del Corso di Astrologia della Scuola CIDA “Almugea”
G.BISIACH “Il Presidente” Ed. Newton Compton, Roma, 1993
R:DALLEK “JFK-una vita incompiuta” Ed. Mondadori Milano, 2004
G.BEZZA“Al-ghûl, l'orco.” Schema 3, dicembre 1986